Dopo il figlio anche il padre ha deciso di collaborare con la giustizia. Nuovo terremoto all’interno di Cosa Nostra nel territorio bagherese.Dopo Andrea Lombardo, si è pentito il padre, Francesco, capomafia di Altavilla Milicia, inserito nel mandamento mafioso di Bagheria.
Era stato il figlio Andrea, nel corso del processo in cui è imputato nell’omicidio di Vincenzo Urso, avvenuto nel 2009 ad Altavilla Milicia, a chiedere al padre di saltare il fosso.
L’invito accorato del figlio a seguire la sua decisione è stato accolto.
Andrea gli aveva chiesto di proseguire nel cammino di fede intrapreso insieme e un’occasione per farsi perdonare per i peccati commessi. Francesco Lombardo è stato arrestato nel 2012. A prendere il suo posto al vertice della “famiglia» è stato il figlio, Andrea, che per due anni ha tenuto le redini del clan, per poi finire in manette nell’ambito dell’inchiesta denominata Reset. Tre mesi fa il giovane è passato dalla parte dello Stato. Il padre lo ha seguito e ha cominciato a collaborare con l’aggiunto Salvo De Luca e la pm Francesca Mazzocco.
La notizia del «pentimento”è stata resa nota in aula l’altro ieri pomeriggio dallo stesso Lombardo, che ha annunciato di aver cambiato il difensore durante l’udienza del processo in cui è imputato di mafia ed estorsione.
In pochi mesi è il terzo capomafia del palermitano che decide di parlare con i magistrati: dopo il blitz «Cupola 2.0», che ha svelato la ricostituzione della Commissione provinciale di Cosa nostra, hanno cominciato a collaborare coi pm il boss di Villabate Francesco Colletti e il padrino di Misilmeri Filippo Bisconti.