di Pino Grasso
Il carro della discordia. Non era mai accaduto nelle precedenti 389 edizioni dei festeggiamenti in onore della Madonna della Milicia che il carro trionfale non potesse uscire per la processione.
Quest’anno invece l’evenienza si concretizzerà in quanto l’artistico e storico carro non è nelle condizioni statiche e di sicurezza per essere portato in corteo per le vie del paese in occasione dei festeggiamenti in programma dal 6 all’8 settembre, giorni in cui, come ogni anno si catalizza l’attenzione di migliaia di fedeli che raggiungono il Santuario diocesano con ogni mezzo, anche a piedi per sciogliere un voto.
Secondo quanto affermato dal presidente del direttivo del comitato Giovanni Giovenco la scarsa raccolta di quest’anno, sommata ad una serie di problematiche, non potrà garantire la realizzazione della solenne festa. Giovenco ha illustrato, attraverso anche alcune foto proiettate che la situazione attuale del carro trionfale è grave, necessita di una manutenzione straordinaria, abbastanza onerosa, necessaria per il regolare transito nelle vie cittadine in sicurezza.
“Il Comitato ha già pagato 9.400 euro per il lavoro dell’asse portante e delle ruote posteriori – afferma Giovenco – mentre sono da ricostruire le ruote anteriore con l’asse portante e il timoniere. Tale lavoro del costo di circa 23.000 euro, si aggiunge alla somma necessaria per la costruzione del carro, ma le entrate delle offerte pubbliche e dei contributi drasticamente calati negli anni non permette di potere affrontare tale spesa”.
Il Comitato ha inoltre rivendicato il suo diritto di ricevere le offerte che vengono consegnate al Santuario nei giorni pattuiti nell’atto pubblico del 1998 e che già dal 2000 non è stato rispettato fino a ricevere nulla negli ultimi anni. “Il contributo del Comune negli anni si è sempre più assottigliato – aggiunge Giovenco – fino a quello dello scorso anno”.
Neanche in tempo di guerra durante la festa, il carro trionfale non è mai mancato.
“L’Amministrazione comunale non ha alcun obbligo ne legale, ne morale e ne civile, nei confronti del Comitato – dichiara il sindaco Nino Parisi – ma solo la facoltà, se vuole, di potere sostenere la festa. Il Comitato, invece, per statuto e come ribadisce sempre il suo presidente, deve finanziarsi attraverso la raccolta tradizionale e, sempre come da statuto, tramite le raccolte effettuate nel Santuario nei giorni di festa. Per onore della verità debbo aggiungere che ci siamo mossi presso l’Assessorato regionale ai Beni Culturali per fare finanziare un nuovo progetto di carro modulare o per la manutenzione di quello attuale, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta, tranne una richiesta economica di 40.000 euro che in tempi di spendig review non possiamo affatto giustificare di fronte ai cittadini”.