Anche Bagheria chiude per l’emergenza legata al rischio di diffusione del Coronavirus.
Gli uffici pubblici sono chiusi al pubblico, anche il Museo Guttuso a Villa Cattolica ha chiuso i cancelli, così come la biblioteca comunale a villa Cutò. Va comunque specificato che i dipendenti comunali restano nei loro posi di lavoro. Annullate feste e manifestazioni che prevedono assembramenti.
Chiuse le scuole di ogni ordine e grado fino al 3 aprile. Chiusi i cinema e sospese anche attività di culto.
Rinviata anche la seduta del consiglio comunali. I bar e i ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18,00.
Per le strade sono quelli che si vedono in giro. E anche i locali pubblici sono semi deserti.
Qualcuno da giorni ha deciso di chiudere per contenere le perdite.
I bagheresi come molti altri italiani, dopo la comunicazione del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte che ha esteso la zona rossa a tutto il territorio nazionale, hanno preso d’assalto tutti i supermercati della città e le rivendite di tabacchi.Dalle 8.00 in tantissimi si sono riversati nei supermercati della zona dimenticando così la prima raccomandazione: evitare gli assembramenti nei luoghi chiusi.
E a nulla valgono le rassicurazioni dei responsabili secondo i quali “i prodotti non mancheranno. Ci saranno i consueti rifornimenti”
Alcuni impiegati regolano l’ingresso nei punti vendita per evitare assembramenti che potrebbero essere pericolosi.
Gli scaffali si stanno svuotando in poco tempo di pasta, acqua, legumi, e confezioni di latte.
In queste ore si st vivendo un clima mai visto a Bagheria e dintorni. La speranza è che presto diventi un lontano ricordo.