Un altro componente del mandamento di Bagheria ha deciso di pentirsi. Si tratta di Antonino Zarcone, arrestato lo scorso anno.
La notizia è stata resa nota dal sito Livesicilia con un articolo a firma di Riccardo Lo Verso.
“Zarcone – scrive Lo Verso- non conosce solo storie di pizzo, ma anche i segreti dei grandi affari che coinvolgevano i boss di Porta nuova che con Bagheria avevano creato un asse di ferro mettendo le mani su città e provincia. Senza l’aiuto dei bagheresi probabilmente Porta nuova non sarebbe diventato negli ultimi tempi il mandamento più potente della città.
Zarcone è il quarto pentito in pochi mesi che salta il fisso a Bagheria. La sua collaborazione con la giustizia viene paragonata per spessore a quella di Sergio Flamia, un altro pezzo storico della mafia bagherese.
Dalle indagini degli ultimi tempo è emerso il tentativo delle cosche di ricreare un direttorio, una sorta di vecchia commissione provinciale di Cosa nostra che doveva fungere da vertice unitario.
“A Palermo hanno ricostruito di nuovo tutto”, diceva proprio Zarcone a Flamia, dopo la sua scarcerazione, alludendo proprio alla nascita della nuova Cupola. L’ultima mappa del potere tracciata dai carabinieri del comando provinciale e del Nucleo investigativo di Palermo piazzava al vertice i nomi dei boss storici che da sempre hanno retto il feudo mafioso che è stato a lungo rifugio del padrino Bernardo Provenzano.”