Ancora mare inquinato nella fascia costiera che va da Ficarazzi ad Altavilla Milicia. I dati sono contenuti nella relazione del Dipartimento Regionale alle Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico che ha stabilito, con apposito decreto, i tratti non adibiti alla balneazione. Non sono, inoltre, adibiti alla balneazione tutti i tratti di mare e di costa interessati da immissioni o da ordinanze emesse da Autorità marittime, Autorità portuali, Autorità regionali ed Enti locali, ed i tratti di mare e di costa vincolati a parco od oasi naturale e i punti di campionamento in revisione. Nella provincia di Palermo il maggiore tratto di mare vietato con 24 tratti di mare, circa 22,4 chilometri di costa. Dal portale delle acque del ministero della salute risulta che ad Aspra è temporaneamente vietata per inquinamento la zona a 100 metri Est del fiume Eleuterio e 200 metri Ovest piazzale Prime Rocche temporaneamente vietata per inquinamento, mentre risulta balneabile Mongerbino, la Spiaggia della Plaia e 300 metri Est della spiaggia del “Sarello”. “Il nostro mare – afferma il presidente della Circoscrizione di Aspra Andrea Sciortino – subisce da anni da parte delle svariate amministrazione che si sono susseguite alla guida della città una non corretta gestione della costa. In particolare negli ultimi mesi si è registrato lo sversamento di liquami in mare all’altezza del canalone di scolo sulla spiaggia “Prime rocche” alla Plaia. La questione è una delle più aspre e difficili degli ultimi tempi ed è diventata gravissima e non più tollerabile. La situazione del canalone di scolo, che dovrebbe servire per raccogliere le acque bianche della frazione, in realtà emana solo inquinamento marino e un forte odore di fogna. Bisognerebbe iniziare a pensare più all’ambiente marino, con progetti mirati alla salvaguardia del mare. Dispiace constatare che, come ogni anno il nostro mare risulti inquinato. Io come i miei concittadini siamo stanchi delle slogan e delle promesse di questa amministrazione e pretendiamo fatti concreti”. A Ficarazzi temporaneamente vietata per inquinamento la zona a 200 metri Ovest del fiume Eleuterio, mentre è balneabile la spiaggia a 200 metri ovest di via San Martino. Ad Altavilla temporaneamente vietata per inquinamento da 200 metri a partire dalla foce del fiume Milicia fino a Marina del Ponte, mentre sono balneabili cala Capo Grosso, cala Sciabica, l’inizio del litorale della Bruca, Ponte San Michele, la spiaggia di contrada Figurella e Torre Colonna di via Consolare. Poi c’è Termini Imerese, con un lungo tratto (400 metri est e 400 metri ovest al fiume San Leonardo) vietato ai bagnati. Mare vietato anche a San Nicola l’Arena: da 400 metri ovest fino al porto e dal porto fino a 400 metri est in zona Pescatore. I sindaci dei Comuni rivieraschi sono tenuti ad adottare tutti i provvedimenti di competenza, ivi compreso quello dell’affissione dei cartelli metallici di divieto della balneazione in numero adeguato e posizionati in aree facilmente visibili, i cui contenuti devono essere espressi almeno in 2 lingue. Tale procedura deve essere adottata, oltre che per quelle aree vietate alla balneazione, anche per le zone di costa e di mare temporaneamente vietate durante la stagione balneare in corso che si concluderà il 31 ottobre. In tali casi si dovrà altresì provvedere all’adozione di tutti i provvedimenti atti ad eliminare le cause di inquinamento stesse, dandone immediata comunicazione ai Ministeri della Salute e dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, agli Assessorati della Salute e Territorio e Ambiente, al Dipartimento di Prevenzione e al Laboratorio di Sanità Pubblica della Azienda Sanitaria Provinciale competente, oltre che alla struttura provinciale competente dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.