di Martino Grasso
Assolti per non avere commesso il fatto. E’ una sentenza piena quella con la quale sono stati assolti, dall’accusa di avere ucciso il marito e il genero, Stefania e Stefano Lo Piparo, 41 e 68 anni. La sentenza è arrivata oggi dalla Corte d’Assise di Appello di Palermo. I due sono stati difesi dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Raffaele Restivo. Dopo 8 anni Stefania e il padre Stefano possono tirare un lungo respiro di sollievo.
La Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado con la quale erano stati condannati entrambi a 16 anni, per l’omicidio di Rosario Vitale, morto il 17 settembre 2007 per le ferite riportate da un coltello.
L’uomo si era recato ad Aspra dove la moglie era andata a trovare i genitori. Aveva un coltello. Era rimasto gravemente ferito all’addome. Dopo qualche ora è morto, malgrado l’intervento dei sanitari e i carabinieri. Il coltello non è mai stato ritrovato.
L’anno scorso il Tribunale aveva ritenuto la donna e il padre, colpevoli dell’omicidio.
Oggi la sentenza è stata ribaltata. I legali della donna sono riusciti a provare che non poteva uccidere il marito, anzi aveva cercato di aiutarlo tamponando la ferita.
Stefania Lo Piparo a poche ore dalla sentenza ha deciso di parlare.
“In questi 8 anni sono state dette un sacco di bugie. Sono stati anni lunghissimi e posso dire che oggi giustizia è fatta.
Dopo la sentenza di primo grado mi è caduto il mondo addosso perché sapevo di essere innocente. Pensavo sopratutto a mio figlio Mauro, a cosa sarebbe potuto accadere se fossi stata condannata definitivamente. Per fortuna è andata bene.”
Stefania ha trascorso 8 anni bui con al fianco solo 2 amiche.
“In questi 8 anni molte persone mi hanno voltato le spalle, tranne due che voglio ringraziare pubblicamente: Paola Buttitta e Anna Blando. Sono state loro ad essermi vicine fino alla fine”.
Adesso ha voglia di mettersi tutto alle spalle e riprendersi la sua vita.
“Posso finalmente dedicarmi a mio figlio completamente. E’ lui la mia ragione di vita. Poi vorrei trovare un lavoro e perché no, trovare un compagno che deve amare, prima di me, mio figlio.”
Stefania a causa della vicenda giudiziaria aveva anche perso il lavoro.
“Sono laureata in pedagogia e lavoravo all’Università di Palermo. Ma appena è accaduto tutto ho perso il lavoro. In questi 8 anni sono stata aiutata economicamente dalla mia famiglia. Adesso spero di trovare una nuova occupazione.”
Chi le ha dato la forza di andare avanti in questi 8 anni?
“Mi ha aiutato la fede e la consapevolezza di essere innocente. E ho scritto tanto.”
Stefania Lo Piparo ha anche raccolto i suoi pensieri su carta. La sua storia diventerà presto un libro.
“E’ vero. Ho deciso di scrivere un libro su quello che è successo. Il libro sarà presto pubblicato. I proventi saranno devoluti in beneficenza. Non voglio soldi, ma voglio solo che la gente sappia come sono andate veramente le cose.”