La 3° Sezione della Corte d’Appello del Tribunale di Palermo, ha assolto l’architetto bagherese Liborio Toia, che era stato accusato per diffamazione, nel 2014, dal suo ex commercialista, Eustachio Cilea.
Liborio Toia ha dichiarato: “La sentenza di oggi, che mi vede assolto, chiude il procedimento penale scaturito da una denuncia per diffamazione presentata dal mio ex commercialista, che pervicacemente si era convinto di essere stato offeso per alcune frasi da me scritte sul social network facebook, in un post pubblicato a marzo 2014 all’interno del gruppo “Partito Democratico Bagheria”.
La Corte d’Appello del Tribunale di Palermo ha definitivamente accertato, in contrapposizione a quello di Termini Imerese, che la querela sporta dal Cilea è talmente surreale, come l’intera vicenda, che non trova neanche più riscontro nel codice penale, per via dell’assoluta inoffensività delle dichiarazioni a cui fa riferimento.”