di Pino Grasso
Vietato accettare regali per gli impiegati comunali. Lo prevede il regolamento relativo al “Codice di comportamento aziendale del Comune di Bagheria” che è stato approvato dalla Giunta Municipale.
La proposta è stata fatta dal segretario generale Domenica Ficano, in qualità di Responsabile della Prevenzione e corruzione. Da oggi in poi tutti i dipendenti, sia a tempo indeterminato, sia determinato, compresi i titolari di incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei vertici politici, i collaboratori o consulenti non potranno più accettare regali di qualsiasi genere per il loro lavoro.
Nei casi più gravi di inosservanza del codice è prevista anche la risoluzione e la decadenza dall’ufficio.
Il dipendente non dovrà chiedere né sollecitare, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali.
In ogni caso, indipendentemente dalla circostanza che il fatto costituisca reato, il dipendente non chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità, neanche di modico valore a titolo di corrispettivo per compiere o per aver compiuto un atto del proprio ufficio da soggetti che possano trarre benefici da decisioni o attività inerenti all’ufficio, né da soggetti nei cui confronti è o sta per essere chiamato a svolgere o a esercitare attività o potestà proprie dell’ufficio ricoperto. Ogni dipendente che riceve regali, compensi ed altre utilità, al di fuori dei casi consentiti dal presente articolo, deve provvedere alla sua restituzione, dandone comunicazione al responsabile dell’ufficio. Per regali o altre utilità di modico valore si intendono quelle di valore non superiore, in via orientativa, a 50 euro, anche sotto forma di sconto. Il dipendente non dovrà usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio, evitare situazioni e comportamenti che possano ostacolare il corretto adempimento dei compiti o nuocere agli interessi o all’immagine della pubblica amministrazione. E quest’ultimo caso è quello in cui è incorso il dirigente del Secondo Settore Lavori Pubblici Giovanni Mercadante che è stato licenziato nei gironi scorsi.