Venne investita da un motorino e poi da una minicar. Morì in ospedale dopo due giorni. Ma per i giudici di Termini Imerese nessuno è colpevole dell’incidente che causò la morte di Pierina Chiofalo, 40 anni, bagherese, avvenuto il 3 settembre 2017, lungo la strada statale 113, fra Bagheria e Ficarazzi.L’inchiesta è stata archiviata. Lo riferisce il giornale di Sicilia nell’edizione di oggi con un articolo firma Riccardo Arena.
Secondo i tribunali di Palermo e Termini Imerese la giovane correva al buoi lungo la strada e i due giovani alla guida del motorino e della minicar non riuscirono a vederla e nemmeno ad evitate l’impatto.
La donna venne travolta dai due conducenti che all’epoca dei fatti avevano 17 anni e mezzo e 18 anni.
Per i giudici non sono responsabili di quanto accaduto.
Dopo l’impatto la donna venne condotta in ospedale dove morì dopo due giorni per le ferite riportate.
Le indagini coordinate dalle procure di Termini Imerese e Palermo sono state lunghe e accurate.
L’incidente avviene all’1.30 di notte. È stati anche escluso che il giovane a bordo della minjcar stesse chattando, come era stato ipotizzato inizialmente.
Pierina Chiofalo, che abitava a Bagheria, pare si stesse allenando quella notte. Aveva partecipato a numerose gare di corsa in tutta la Sicilia. Secondo la ricostruzione dei giudici, fu imprudente, visto che non aveva adeguate segnalazioni visive. Fu prima colpita dal motorino e per una tragica fatalità venne travolta dall’auto. Le perizie hanno accertato che la macchina procedeva a 42 chilometri l’ora, entro il limite consentito.