La Cgil e la rete di studenti bagheresi e palermitani hanno espresso solidarietà al nigeriano picchiato a Bagheria, venerdì scorso. Solidarietà anche da altre gruppi fra cui Amnesty international e MDPLU.Con un comunicato del segretario generale della Cgil di Palermo Enzo Campo si sottolinea che “si sta registrando anche da noi un clima insolito e sempre più insostenibile nei confronti dei migranti. Questa nuova aggressione, che preoccupa per la sua violenza, e per la sede, Bagheria, una città dove mai si erano registrati fino ad oggi episodi di una tale efferatezza, ci allarma perché è il segno di una escalation fuori controllo che sta colpendo realtà estranee a questo clima di odio e cittadini migranti per il solo fatto di essere ragazzi di colore sfuggiti a situazioni difficili che nella nostra realtà hanno trovato un lavoro, accoglienza e il rispetto dei diritti.
Siamo vicini e solidali con questo cittadino nigeriano e con la sua comunità, e ci dispiace che ci si accanisca contro cittadini indifesi, soli, inermi, migranti che sono lavoratori con gli stessi diritti e le stesse aspirazioni degli altri, alimentando un clima di paura e di barbarie che fino a ieri era estraneo al nostro mondo. Chiediamo che i responsabili di questi atti scellerati vengano presto individuati dalle forze dell’ordine e che questa spirale fuori controllo, di stampo dichiaratamente razzista, che colpisce chi esprime culture e identità diverse, per il solo fatto di essere straniero, alimentata da una propaganda che sta trovando ingiustificato consenso e terreno fertile anche sui social, possa essere al più presto fermata. Dobbiamo constrastare questo clima e rimettere al centro le persone e l’affermazione dei loro diritti, il lavoro come valore primario, per porre un freno a un conflitto sociale senza precedenti che contrappone i penultimi ai cittadini ultimi e ai più indifesi”.
La rete di studenti di Bagheria e Palermo aggiungono che “portiamo avanti con grande determinazione i valori dell’accoglienza e dell’inclusione, non possiamo far altro che condannare un atto così vile e razzista -dichiara Marta Sabatino dell’Esecutivo Provinciale della Rete degli Studenti Medi Palermo- riteniamo che questa escalation di violenza sia spaventosa, ed è soprattutto compito nostro combatterla con tutti i mezzi possibili, soprattutto in un periodo storico così complesso”.
“Condanniamo con fermezza l’accaduto -dichiara Beatrice della Rete degli Studenti Medi Bagheria– essendo anche noi parte integrante e attiva della città riteniamo fondamentale rinnovare il nostro impegno alla lotta al razzismo a partire dalle scuole e dagli studenti che devono sempre di più essere educati all’inclusione”
Anche la sezione bagherese di Amnesty international esprime solidarietà al giovane nigeriano.
“A Bagheria ha raggiunto il culmine di un’estate segnata dall’intolleranza e dalla xenofobia in vari luoghi della Sicilia: venerdì 31 agosto un trentenne nigeriano è stato aggredito da 10 ragazzi, uno dei quali lo ha picchiato con un corpo contundente. Il responsabile di questo grave gesto è stato successivamente identificato.
Amnesty International Sicilia ha condannato fermamente l’aggressione e ha espresso forte preoccupazione per gli atti di violenza a sfondo razziale, sempre più frequenti, ai danni di persone in condizioni di vulnerabilità.”
Il MDPLU con un comunicato aggiunge “Il clima e l’atmosfera fortemente razzista che si respira nel nostro paese ha una ripercussione concreta nella realtà. Dobbiamo reagire, l’indifferenza ed il silenzio sono i migliori complici di questi crimini di odio. Si moltiplicano infatti le aggressioni di matrice razzista, e questa volta succede a Bagheria, una città mai sfiorata da episodi di intolleranza. Esprimiamo il nostro sostegno e la nostra solidarietà alle vittime di queste e di tutte violenze a sfondo razzista. Condanniamo questi e tutti gli episodi di aggressioni, fisiche e verbali, di intolleranza e razzismo nei confronti di chi viene nel nostro paese in cerca di un futuro migliore e di una vita dignitosa. Il ministro degli Interni Salvini è responsabile politicamente di questo clima di odio perchè con dichiarazioni irresponsabili che raggiungono svariate centinaia di migliaia di persone assistiamo a questi gravissimi fatti di intolleranza alimentato dalla percezione che rom e migranti costituiscano delle minacce serie per la convivenza e la coesione nelle nostre città. Minimizzare questa sequenza di accadimenti non farà che incoraggiarne altri.”