Il dissesto finanziario fa un’altra vittima.
L’amministrazione comunale ha infatti deciso di chiudere, temporaneamente, il museo Guttuso che si trova a Villa Cattolica, perché costa troppo e con il dissesto non è una spesa sostenibile. Ogni anno, infatti, vengono spesi circa 480 mila euro a fronte di ricavi che non superano i 20 mila euro. La chiusura non è comunque definitiva. Visto che l’intenzione è quella di fare gestire il museo a dei privati.
La chiusura sarà utilizzata anche per consentire i lavori previsti da tempo.
Si dovrà infatti sistemare l’esterno e la realizzazione di un ascensore, grazie al finanziamento di 4 milioni e mezzo erogati dalla regione siciliana.
L’ordinanza sarà firmata nei prossimi giorni.
Anche i 15 dipendenti saranno trasferiti in altri uffici.
“Il museo non chiuderà definitivamente -dice il sindaco Patrizio Cinque- abbiamo avviato un dialogo con gli archivi Guttuso gestiti da Fabio Carapezza- per individuare dei privati che possano gestire il complesso museale. Va sottolineato che il museo fa parte dei servizi a richiesta individuale e si dovrebbero coprire le spese per il 36 per cento e questo, purtroppo, non avviene”.
L’’assessore ai Beni Culturali, Rosanna Balisteri sottolinea: “ stiamo garantendo il lavoro de personale, stiamo condividendo con la direzione degli Archivi Guttuso, stiamo valutando ogni possibilità per ridare alla città il suo museo più bello e più fruibile di prima”.
La notizia della chiusura del museo Guttuso non è di quelle che passano inosservate.
Il museo è nato nel 1973 a seguito della donazione di Guttuso di circa 400 quadri.Si decise che le opere venissero ospitate all’interno di villa Cattolica che venne presa in affitto e successivamente acquistata al patrimonio comunale.
Il museo ospita 800 opere in 4 livelli: piano terra con opere dell’800 siciliano, piano ammezzato con la sezione del carretto, il primo piano con opere di Guttuso e il secondo piano con una mostra fotografica di alcuni artisti di grandezza assoluta come Ferdinando Scianna, Peppuccio Tornatore e Mimmo Pintacuda.