Coinvolti nell’operazione Argo, che nel 2013 aveva portato in carcere una ventina di esponenti di spicco della famiglia mafiosa di Bagheria, sono tornati in carcere Vincenzo Graniti e Driss Modshadir.
Graniti, 53 anni, residente a Bagheria, stato arrestato dagli agenti del commissariato di polizia di Bagheria, su disposizione del Tribunale di Palermo. Deve scontare una pena residua di 1 anno e 1 mesi.
La pena complessiva era di 65 anni e 8 mesi.
Graniti è stato ritenuto colpevole di avere messo a segno 3 estorsioni ai danni di commercianti di Bagheria nel 2012. Driss Modshadir, 30 anni, residente a Casteldaccia, di origini marocchine, si costituito spontaneamente al carcere dei Pagliarelli per scontare la pena definitiva di 3 anni.
La pena complessiva era di 6 anni e 3 mesi. Anche lui è stato ritenuto colpevole di avere messo a segno alcune estorsioni.
Nel 2013, dall’operazione del Comando provinciale dei carabinieri di Palermo e del Ros, coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli, venne fuori lo spaccato di una mafia che guardava al futuro investendo fiumi di denaro – la gran parte arrivata dal traffico di stupefacenti – nell’apertura di imprese edili, supermercati, agenzie di scommesse e locali notturni.
Determinante sarebbe stata la collaborazione di decine di commercianti bagheresi che per anni avevano subito i taglieggiamenti e che alla fine avevano deciso di collaborare con la giustizia.