Sono 24 i condannati al termine del processo di primo grado nell’ambito dell’operazione “Reset” scattata nel 2014, in cui vennero arrestate decine di persone ritenute vicine alla famiglia mafiosa di Bagheria.
La sentenza del processo di primo grado, è stata emessa nella tarda serata di ieri, ad un’ora dalla scadenza dei termini di custodia cautelare. Scongiurata, dunque, una scarcerazione di massa.
Secondo la sentenza, i capimafia sarebbero Giuseppe Di Fiore e Nicolò Greco (scomparso nei mesi corsi). L’unico assolto è Francesco Pipia.
Condanna all’ergastolo per Michele Modica, per l’omicidio di Antonio Canu di Caccamo, avvenuto il 28 gennaio 2005. Per lo stesso reato è stato condannato a 30 anni Emanuele Cecala.
Secondo le indagini avviate dai carabinieri, il pizzo lo hanno pagato 44 commercianti. Molti, seppure costretti dalle evidenze investigative, hanno ammesso di avere subito le angherie mafiose.
Qualche settimana fa è scattata l’operazione “Reset 2” molti finiti in carcere nel primo troncone dell’inchiesta.
Ecco l’elenco dei condannati e le rispettive pene:
Salvatore Buglisi (3 anni e sei mesi),
Emanuele Cecala (30 anni),
Giuseppe Di Fiore (10 anni e 8 mesi),
Giovanni Di Salvo (7 anni e 2 mesi),
Giovanni Pietro Flamia (10 anni e sei mesi),
Nicolò Greco (non doversi procedere per morte dell’imputato),
Carlo Guttadauro (5 anni e 4 mesi),
Giovanni La Rosa (6 anni),
Atanasio Ugo Lonforte (10 anni e sei mesi),
Nicolò Lipari (10 anni e 6 mesi),
Pietro Lo Coco (10 anni e 6 mesi),
Andrea Lombardo (10 anni e 6 mesi),
Vincenzo Maccarrone (4 anni e 8 mesi),
Fabio Messicati Vitale (3 anni e 6 mesi),
Bartolomeo Militello (3 anni e 6 mesi),
Michele Modica (ergastolo),
Carmelo Nasta (3 anni),
Francesco Pretesti (6 anni e 10 mesi),
Giorgio Provenzano (10 ani e 6 mesi),
Francesco Raspanti (6 anni),
Paolo Salvatore Ribaudo (10 anni),
Giovan Battista Rizzo (8 anni),
Giovanni Salvatore Romano (6 anni e 4 mesi),
Francesco Speciale (8 anni e 9 mesi),
Francesco Terranova (6 anni e 8 mesi),
Francesco Pipia (assolto).