“Ero andato all’autoparco, come faccio da molti mesi -racconta Tornatore- perchè lì la situazione è insostenibile, una vera discarica. Fetore, zanzare e topi che invadono le strade del centro abitato di contrada incorvino. Erano presenti tre dipendenti intorno alle 19.30. L’autoparco era aperto e io sono entrato.”
Il consigliere comunale sottolinea che “l’ispezione nei luoghi comunali rientra nelle prerogative dell’istituzione che rappresento. Uno dei lavoratori dopo pochi minuti mi chiama e mi dà il suo telefono dicendo che mi voleva parlare un collega. Rispondo, mi presento e lui si presenta e inizia con un tono fortemente intimidatorio ad dirmi che dovevo uscire da li. Tutto questo in dialetto stretto. Io gli dico di no e cerco di spiegargli perchè, lui continua fino a quando mi dice che sarebbe arrivato lui e lui stesso mi avrebbe cacciato fuori dall’autoparco. Io non mi sono mosso, ho aspettato un’altra ora ma non è arrivato.”
Tornatore continua dicendo che l’interlocutore senza troppi giri di parole che “ha detto che quella è casa sua e che io il consigliere lo devo fare al consiglio comunale non lì.”
Emanuele Tornatore ha preannunciato che informerà dell’accaduto il segretario comunale e il sindaco.