Sono stati resi noti i nomi dei 3 arrestati dal commissariato di polizia di Bagheria con l’accusa di rapina a mano armata. In manette sono finiti Gaetano Barrale, 26 anni di Palermo e Luca Vasta, 26 anni, di Misilmeri, (i primi due nelle foto) e Ignazio Di Blasi, 24 anni, anchegli di Misilmeri. Barrale e Vasta sono stati arrestati nelle loro abitazioni, a Misilmeri e Palermo, il terzo, invece, da alcuni mesi si era trasferito a Verona ed è stato arrestato dai poliziotti scaligeri. Erano diventati il terrore di supermercati e farmacie del centro e della periferia di Bagheria. Nel giro di appena 2 mesi avevano messo a segno 4 rapine a mano armato, con un bottino complessivo di circa 1500 euro. Questa mattina però i componenti del commando sono finiti in manette grazie al blitz messo a segno nelle prime ore dell’alba dagli agenti del commissariato di polizia di Bagheria con l’aiuto dei colleghi di Verona. L’ordinanza di custodia in carcere è stata firmata dal Gip della Procura della Repubblica di Termini Imerese, Angela Lo Piparo.
I tre sono accusati di avere messo a segno le rapine ai danni della farmacia Vaccaro, in via città di Palermo, al supermercato Conad di via Falcone-Borsellino e al supermercato Carrefour di via Vallone de Spuches, dove il commando ha messo a segno 2 rapine nel giro di poche settimane.
Il bottino variava dai 100 ai 700 euro. In tutti e 4 i casi, i rapinatori facevano irruzione negli esercizi commerciali con il volto travisato da felpe con cappuccio e minacciavano gli impiegati con una pistola, non curanti della presenza dei clienti. Nel volgere di poco tempo razziavano le casse, portando via il contante che c’era in quel momento, per poi fare perdere le tracce in pochi minuti. Le varie fasi degli assalti sono state riprese dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso che ha consentito agli investigatori di risalire all’identità dei tre ladri. Alla base dei provvedimenti, c’è un’articolata attività investigativa dei poliziotti che hanno raccolto indizi sulle scene del crimine, di volta in volta, “visitate” dai malviventi. I componenti della banda sono stati rintracciati e tratti in arresto nelle loro abitazioni. In un caso hanno collaborato gli uomini della Questura di Verona, visto che nel frattempo, Ignazio Di Blasi, si era trasferito in quella provincia. I tre sono stati rinchiusi al carcere di Termini Imerese dei Cavallacci.