Con una nota, Eustachio Cilea, in riferimento all’articolo pubblicato sull’assoluzione dell’architetto Liborio Toia, sottolinea che” ho appreso che la mia querela sarebbe paradossale e frutto di livore personale.
Addirittura, si legge di una possibile richiesta di risarcimento dei danni. Tengo a sottolineare che la Corte d’appello ha ritenuto che le sue offese non fossero qualificabili come diffamazione, ma come ingiurie. Poiché, però, nel frattempo, il reato di ingiuria è stato depenalizzato, la Corte non ha potuto condannarlo per questo reato. Ma un fatto è certo, cioè che, secondo i Giudici, sono stato Ingiuriato. Così come è certo che la sua querela presentata a suo tempo nei miei confronti è stata archiviata per totale infondatezza.
Conseguentemente, all’esito del deposito delle motivazioni della sentenza, mi rivolgerò ai miei legali per valutare la richiesta di risarcimento dei danni in sede civile.”