di Pino Grasso
Trafugato un panello solare nuovo di zecca che ancora doveva essere collocato ed era avvolto nel suo involucro di fabbrica, un frigorifero per grandi comunità e una cucina economica per un valore complessivo di oltre 5.000 euro. E’ l’ennesimo colpo messo a segno dai malviventi ai danni dell’oasi di “Contrada Brigandì” di proprietà della parrocchia del Santo Sepolcro.
Non è la prima volta che i delinquenti effettuano raid nella casa di campagna dove vengono organizzati ritiri, celebrazioni, campi scuola per giovani e ragazzi, nonché momenti di preghiera. In precedenza nella chiesetta che sorge all’interno dell’oasi erano state distrutte le artistiche e preziosissime vetrate artistiche sulla “Via Crucis” che l’adornavano e a nulla sono serviti provvedimenti del parroco don Filippo Custode che aveva fatto installare delle grate di ferro a protezione del luogo.
In questo caso il furto è stato consumato in due riprese, nella prima occasione durante la notte tra lunedì e martedì scorso dopo che i volontari della parrocchia avevano trasportato il pannello solare che sarebbe servito per risparmiare sui costi dell’energia elettrica.
I ladri si sono introdotti nei locali dell’oasi accedendo da un villino attiguo dopo avere divelto le grate dalle mura.
Dopo la denuncia sono intervenute sul posto le forze dell’ordine per i rilievi del caso e la notte successiva i malviventi sono tornati sul posto per portare via il grande frigorifero e la cucina. “Siamo rimasti nell’oasi fino alle 22 – racconta il volontario Tony Tarantino – e l’indomani alle 7 di mattina quando siamo tornati mancavano anche gli altri elettrodomestici e non contenti di ciò hanno defecato anche su un lettino”. Il danno stimato ammonta a oltre 5.000 euro, ma quel che è peggio non si potranno svolgere le attività estive programmate per le quali erano stati acquistati gli elettrodomestici. “Grazie alla solidarietà dei parrocchiani avevamo acquistato elettrodomestici, lettini e materassi per il soggiorno dei nostri ragazzi – dichiara don Custode – evidentemente c’è qualcuno che non vuole che svolgiamo queste attività”.
Don Custode, giovane parroco trentaquattrenne alla guida della parrocchia del Santo Sepolcro da tre anni, lo scorso mese di febbraio fu destinatario di un atto intimidatorio, allorquando tentarono di appiccare il fuoco alla sua automobile che rimase danneggiata ed era posteggiata davanti la sacrestia della chiesa.
“In questo momento mi resta dentro una grande amarezza – conclude don Custode – e non riesco a comprendere il perché di tanto accanimento nei nostri confronti”.
Dopo avere fatto la denuncia il parroco ha informato anche il cardinale Paolo Romeo.