di Pino Grasso
Si prospetta una soluzione per destinare locali idonei al centro per l’impiego cittadino, l’ex ufficio di collocamento, chiuso al pubblico per inagibilità a causa del distacco di parte dell’intonaco dal tetto, dal mese di novembre dello scorso anno. La Giunta municipale ha infatti deliberato di concedere provvisoriamente, per un periodo di sei mesi, l’uso gratuito al Centro per l’impiego e alla Serit Sicilia, dei locali del piano Seminterrato di via Falcone – Morvillo da utilizzare alternativamente secondo un apposito calendario settimanale.
Il piano prevedrebbe che il Centro per l’impiego usufruisca dei locali nei giorni di lunedì, martedì, giovedì e venerdì e della Serit nella giornata di mercoledì.
La soluzione è bene accetta ai sindacati di categoria, dai lavoratori e soprattutto alle centinaia di disoccupati, non solo di Bagheria, ma anche degli altri paesi dell’hinterland che in questi mesi hanno subito il disagio di viaggiare da Altavilla Milicia, Casteldaccia, Santa Flavia, Ficarazzi e Villabate fino a Palermo per le richieste di certificazioni di qualunque tipo, con dispendio di tempo e denaro. Fino ad ora infatti i cittadini (licenziati, esodati, cassintegrati, disoccupati), oltre al danno hanno subito la beffa di doversi recare nel Capoluogo per la richiesta di certificati che dovrebbero servire ad alleviare lo stato sociale, percorrendo chilometri in automobile con i servizi pubblici, con costi non indifferenti. Adesso la parola spetta all’Assessorato Regionale alla Famiglia e alle Politiche Lavoro che dovrà ratificare la riapertura del Centro per l’impiego cittadino, anche per 4 giorni la settimana, visto che il Sindaco di Bagheria, pur nell’attuale situazione economica del Comune, ha trovato una soluzione, seppure provvisoria. La soluzione definitiva infatti, prevede che il Centro per l’impiego trovi una sede definitiva in un locale confiscato alla mafia concesso dal Comune di Santa Flavia. Il sindaco flavese Salvatore Sanfilippo, ha inviato una nota al servizio XV del Dipartimento Regionale Lavoro, ribadendo l’interesse manifestato a suo tempo circa l’individuazione della sede definitiva del CPI e comunicando che avrebbe provveduto allo svolgimento dei lavori di adeguamento degli stessi entro sei mesi dall’approvazione del bilancio di previsione. “In attesa della sede definitiva di Santa Flavia e considerata la deficitaria situazione economica del Comune di Bagheria – spiegano con una nota i sindacati di categoria – la proposta fatta dal sindaco Vincenzo Lo Meo avrebbe il vantaggio di non privare il territorio di un servizio di base in un momento di grave e diffusa crisi economica rivolto ad utenti che proprio di questa crisi sono le principali vittime”.