di Martino Grasso
Nel primo anno di amministrazione del sindaco Patrizio Cinque sarebbero stati contratti debiti fuori bilancio per circa 2 milioni e 700 mila euro.Lo sostengono i gruppi di minoranza che ieri si sono riuniti nell’hotel Centrale di Bagheria per rendere pubblica la notizia.
A supporto hanno invitato il dottore commercialista Nicolò Benfante, opinionista del nostro sito.
Filippo Tripoli in apertura ha sottolineato che “noi siamo forza di proposizione e non di opposizione. Ma dobbiamo puntualizzare che nel primo bilancio dell’amministrazione Cinque, riferito al 2015, sono stati contratti debiti fuori bilancio. E ancora non abbiamo gli altri bilanci”.
Alla conferenza hanno preso parte anche i consiglieri comunali di minoranza Paolo Amoroso, Maddalena Vella e Massimo Cirano, Giuseppe Cangialosi e Gino D’Agati.
Nicolò Benfante entrato nel merito delle cifre e de fatti.
I debiti fuori bilancio sarebbero usciti fuori dall’analisi della relazione del collegio dei revisori dei conti.
“I revisori dei conti sottolineano che il Comune è spesso ricorso all’anticipazione di cassa contribuendo a contrarre debiti fuori bilancio. Inoltre dall’analisi del documento viene fuori che l’evasione tributaria è notevole e che non si riesce a recuperare tutti i crediti. Per l’Imu a fronte di un credito di 550 mila euro ne sono stati recuperati 260 mila e per la tassa sui rifiuti per un credito di 750 mila euro sono stati incassati appena 97 mila euro.”
Benfante analizza anche il settore legato ai beni culturali, con particolare attenzione al rapporto costo ricavi del museo Guttuso: “nel 2015 ci sono state entrate per 14.770 euro per un costo complessivo di 263 mila euro.”
Benfante ha reso pubblico un altro dato relativo ai redditi attivi del Comune che sono di 46 milioni di lire.
“Vorrei capire inoltre che fine ha fatto il debito contratto con il Coinres di cui non c’è traccia. Sono circa 23 milioni di euro. I debiti fuori bilanci per il 2015 si riferiscono ad un milione per l’Enel, un milione per espropri e il resto per spese legali. Tengo a specificare che di questi debiti non c’è traccia nel bilancio approvato dal Comune, mente viene evidenziato dal collegio dei revisori dei conti.
Infine vorrei sottolineare che sui bilanci ci sarà l’attenzione da parte della Corte dei Conti con un danno economico notevole. Devo concludere sottolineando che la tanto decantata amministrazione trasparente del sindaco non c’è assolutamente”.
Gino Do Stefano delle liste civiche “L’Aquilone” e “Insieme” ha aggiunto che l’analisi dei conti fatta da Nicolò Benfante. “Abbiamo chiesto i nomi dei 50 principali evasori del Comune senza avere nessuna risposta. Vorrei aggiungere che il tanto decantato risparmio della tassa dei rifiuti non è reale, perché in caso contrario avremmo una riduzione della tassa”.