di Martino Grasso
I 32 contrattisti hanno perso la pazienza. Questa mattina si sono arrampicati sul tetto del Comune di Corso Umberto e hanno raggiunto il cornicione dell’edificio, minacciando azioni clamorose.
Molti i passanti che alzando gli occhi al cielo li hanno visti in cima al Comune
I lavoratori si sentono presi in giro dall’amministrazione comunale e dalla dirigenza che ancora non ha inviato i documenti richiesti dal Ministero, necessari per riprendere i loro posti di lavoro.
Va ricordato che il loro rapporto di lavoro è cessato dal 1 gennaio e aspettano la proroga di un anno, come gli altri precari siciliani.
La Regione Siciliana ha infatti concesso la proroga per 7 ore lavorative settimanali, mentre per le altre 11, che devono essere concesse dal Comune, si attende il via libera dal Ministero, perchè il Comune di Bagheria è in dissesto finanziario.
Il Ministero alcune settimane fa aveva chiesto dei documenti per dare il via libera alla delibera di proroga, ma ancora non sono stati inviati, malgrado le assicurazioni dall’amministrazione comunale.
“Sono passati 7 giorni da quando ci hanno detto che erano pronti -dice Carmelo Greco– ma invece non è successo nulla- la dirigente oggi ci ha detto che stanno lavorando e che non dobbiamo disturbarli. Questo atteggiamento è intollerabile”.
I contrattisti non sono alla prima protesta provocatoria. Lo scorso mese di dicembre hanno occupato l’aula consiliare per alcune giornale e all’inizio dell’anno si sono incatenati davanti al portone del Municipio per circa 2 settimane, sfidando pioggia e clima rigido. Ma finora non riusciti a tornare ai loro posti di lavoro.