Il centrodestra di Bagheria si compatta e lancia bordate contro il candidato premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, che qualche giorno aveva detto che Patrizio Cinque non è sindaco dei grillini.Una buona parte di consigliere del centrodestra si sono ritrovati in una sala dell’hotel Centrale di Bagheria.
Erano presenti Filippo Tripoli, Rosario Giammanco, Angelo Barone, Maddalena Vella, Gaetano D’Agati, Giuseppe Cangialosi e il responsabile di “Fratelli d’Italia” Fabio Aiello.
“Luigi Di Maio ha mentito sul sindaco Cinque sapendo di mentire -ha esordito Lo Galbo- non è vero che Patrizio Cinque non fa parte del movimento 5 stelle visto che organico al movimento. Ha presentato i candidati alla Camera e al Senato e durante la manifestazione è intervenuto sul palco. Di Maio è un bugiardo. Il sindaco è sostenuto da 15 consiglieri comunali e da 6 assessori del movimento 5 stelle. Ci chiediamo se hanno sentito Di Maio e se adesso i consiglieri e gli assessori si autosospenderanno. Stanno prendendo in giro tutti i cittadini e tutti gli italiani.
Per noi Patrizio Cinque è innocente fio al 3° grado di giudizio. Io ho chiesto le sue dimissioni non per motivi giuridici ma politici. Ha disatteso tutti i punti del suo programma. In campagna elettorale aveva detto che sarebbero stati nominati assessori capaci e invece non è così. Gli assessori fanno parte del cerchio magico. Patrizio Cinque ha creato disastri e la sua gestione è fallimentare. Le scuole stanno crollando a pezzi tranne il Cirrincione dove la dirigente, guarda caso è candidata alla Camera. Di Maio mentendo potrà raggiungere un obiettivo nell’immediato ma le bugie hanno le gambe corte”.
Maddalena Vella da ex consigliere comunale grillina ha sottolineato che “alla fine i nodi vengono al pettine. Il tempo è galantuomo. Adesso bisognerebbe fare chiarezza. Vogliamo sapere se il sindaco fa adesso parte del movimento o no”.
Fabio Aiello dei “fratelli d’Italia” ha aggiunto che la situazione che si sta vivendo è “paradossale. L’autosospensione è farlocca”.
Rosario Giammanco ha ricordato che il sindaco in passato aveva detto che se fosse stato rinviato a giudizio si sarebbe dimesso e che il presidente del consiglio Maggiore ha recentemente smentito Di Maio dicendo che era vicino a Cinque.
Gino D’Agati ha ripetuto che “Di Maio ha mentito. Ho notato la facilità con cui Di Maio ha buttato fango su Patrizio Cinque. Ma questo è il loro modo di fare”.
Angelo Barone ha rincarato la dose sottolineato che “il movimento 5 stelle è composto da arrivisti senza lavoro. Bagheria vive un momento di confusione amministrativa e operativa. Non si capisce si 15 consiglieri comunali della maggioranza a quale partito appartengono”.
Filippo Tripoli ha detto che “Bagheria era stata presa a modello ma adesso il sindaco è stato scaricato da Di Maio che aveva paura di perdere voti. Possiamo affidare la nazione ad un premier che nei momenti difficili scappa?”
Infine per Giuseppe Cangialosi i consiglieri comunali del movimento 5 stelle stano “difendendo il loro gettone di presenza, perché l’80% non fa niente”.