Il comandante provinciale dei carabinieri, il colonello Antonio Di Stasio in relazione all’operazione di oggi con una nota sottolinea che “viene colpito quello che possiamo definire il processo di sostituzione di capi o affiliati storici con nuove generazioni di criminali, figli di capi appartenenti a famiglie influenti di cosa nostra. Infatti, dopo il recente arresto, a Palermo, di Biondino Giuseppe, noto figlio dell’autista e fiduciario del “capo dei capi”, è stato oggi assicurato alla giustizia anche Liga Paolo, nipote del citato capo mandamento di Bagheria. E ancora una volta, l’odierna operazione:
˗ evidenzia come la pratica dell’estorsione continua a caratterizzare l’attività di cosa nostra palermitana e, seppure si registri una costante diminuzione della connessa remuneratività, resta comunque un processo parassitario di controllo delle famiglie mafiose sul territorio;
˗ mette in luce il crescente contributo di quei commercianti e imprenditori che trovano il coraggio di denunciare il pagamento del “pizzo”.”