I disabili riavranno un locale dove svolgere le loro attività. L’amministrazione comunale ha infatti affidato all’Associazione “Pro handicap onlus “Vivere… vivere insieme” un locale confiscato alla mafia e trasferito al patrimonio indisponibile del Comune da destinare a centro diurno.
La Giunta municipale con deliberazione dello scorso 30 gennaio aveva deliberato di utilizzare il bene confiscato alla mafia di via Città di Palermo 171 o quale sede per il Centro Socio Ricreativo per portatori di handicap, in considerazione che il contratto d’affitto dei locali di via Consolare, dove svolgeva le attività l’associazione in precedenza conseguente al piano di rientro economico finanziario era stato rescisso dal Comune.
“Ringraziamo l’assessore alle Politiche Sociali Massimo Mineo per essersi battuto per noi – dichiara il presidente dell’associazione Irene Amico – ma i locali però non rispondono alle nostre esigenze, perché non sono sufficienti e occorrono dei lavori di modifica, soprattutto nei servizi igienici”. Proprio a causa di questi disagi, l’Associazione ha dovuto sospendere lo spazio alimentare e di guardaroba che è stato ceduto alla Caritas cittadina. “Anche in queste condizioni non è stato facile ottenere l’affidamento dei locali – aggiunge la presidente – in quando si trattava di un affidamento temporaneo e c’era qualcuno che non era d’accordo e voleva esperire un bando pubblico. Finalmente la settimana scorsa il Consiglio comunale ha deliberato e adesso possiamo usufruire dei locali dove svolgere le attività per i nostri soci”.
In totale sono 107 i soggetti che usufruiscono del servizio e molti di essi sono gravissimi. “Inoltre molti appartengono a nuclei familiari disagiati che altrimenti non avrebbero modo di usufruire delle cure. Le attività che svolgiamo non riguardano soltanto attività assistenziali, ma anche socio ricreative anche per le famiglie con corsi di cucito e teatrali al fine di favorisce e promuovere occasioni di incontro, socializzazione e integrazione dei giovani con abilità diversa, volte ad occupare il loro tempo libero”. La convenzione che l’amministrazione comunale ha disposto, prevede che il centro per attività ludico ricreative ed assistenziali è destinato a quei soggetti disabili, che, concluso il periodo di terapia clinico – funzionale e la scuola dell’obbligo, hanno pochissime possibilità di integrazione, nei quali siano evidenziate specifiche condizioni di handicap fisici, psichici, sensoriali o deficit funzionali invalidanti, nonché condizioni di ritardi cognitivi e di apprendimento.