Il consiglio comunale di Bagheria ha approvato a maggioranza la delibera relativa ad una proroga per la gestione del servizio idrico all’Amap. La delibera è stata approvata dopo un lungo dibattito che per fortuna è stato costruttivo, al punto che anche componenti della minoranza ha votato la proposta.
La delibera è passata con 18 voti (oltre ai consiglieri comunali del movimento 5 stelle anche i consiglieri: Angelo Barone, Maurizio Lo Galbo, Filippo Tripoli e Massimo Cirano (recentemente uscito dalla maggioranza) e 4 astensioni: Paolo Amoroso, Michele Rizzo, Emanuele Tornatore e Domenico Di Stefano.
Sono stati presentati anche 2 emendamenti da Filippo Tripoli, di cui solo uno è passato con il quale si chiederà alla Regione di rivedere le tariffe dell’acqua all’ingrosso, attualmente stabilite da “Sicilia acque”.
“Siamo contenti di questa delibera -dice Filippo Tripoli– da tempo chiedevamo che arrivasse in consiglio. Siamo soddisfatti anche che sia passato l’emendamento per la rideterminazione delle tariffe”.
La proposta dell’amministrazione è di autorizzare l’Ato 1 Palermo ad affidare, in via transitoria ed emergenziale, la gestione del servizio idrico integrato ad AMAP Spa, ciò al fine di assicurare la gestione del servizio nei 42 Comuni che in caso contrario resterebbero senza servizio sino al 30 settembre 2015 che è il termine perentorio previsto dalla legge entro il quale il servizio si affiderà al gestore unico.
La proposta prevede inoltre di affidare all’Amap, sempre in via emergenziale, il ramo di azienda della curatela del fallimento dell’APS spa (Acque Potabili Siciliane), che sino ad ora ha assicurato il servizio idrico per evitare interruzioni.
Tale soluzione, momentanea, appare essere l’unica percorribile sebbene da definire; nelle more dell’approvazione di una legge regionale di riordino del servizio idrico integrato che sia compatibile con le norme che sulla gestione del dissesto, si dovranno stabilire regole certe per la gestione del servizio, mediante approvando lo statuto e la convenzione di gestione per l’affidamento definito del servizio aidrico integrato ad AMAP, secondo uno schema predisposto in accordo tra gli Enti che faranno parte della compagine sociale di AMAP.
La proposte prevede anche che il sindaco pro-tempore sia autorizzato ad acquisire una partecipazione nella compagine di AMAP, mediante la sottoscrizione di azioni, quantificate nel valore nominale di 1 euro ciascuna.
L’impegno è quello di concedere ad AMPA entro il 30 aprile 2015 la gestione unica del servizio integrato.
Nella proposta si indica anche di voler garantire i livelli occupazioni di coloro che già lavorano in APS e si dà mandato alla dirigente del settore di predisporre gli atti per l’impegno di spesa per l’acquisto delle azioni.
Proposta che va al vaglio del Consiglio comunale con questa richiesta di convocazione urgente proposta dal sindaco.
“Andare verso Amap” -ha affermato Patrizio Cinque- appare indubbiamente un percorso in grado di garantire il fatto che l’acqua debba essere pubblica e quindi gestita da società o enti gestori pubblici, quindi Amap potrebbe essere il primo passo verso quello che chiede, da mesi, il M5S, ma tutto ciò deve essere fatto con chiarezza. Il nostro obiettivo è continuare a garantire ai cittadini bagheresi l’espletamento di un servizio primario, come quello dell’erogazione dell’acqua e che questo servizio sia garantito da un gestore pubblico, ma dobbiamo anche garantire agli stessi cittadini che ciò avvenga senza che questo rappresenti un salto nel buio per la nostra città e che non si cerchi di sfruttare una situazione chiaramente emergenziale per altri scopi”.