Il partito democratico boccia senza appello il piano sui rifiuti varato due settimane fa dal Comune di Bagheria.
Lo ha fatto nel corso di un’assemblea pubblica sui rifiuti svoltasi a villa Cutò. All’assemblea hanno preso parte anche esponenti di altri partiti. Presenti l’ex sindaco di Marineo Giacomo Ribaudo, Pino Napoli, esperto di rifiuti a livello regionale.
Le maggiori critiche sono arrivate in considerazione del fatto che ancora non è stata avviata la raccolta differenziata, malgrado sia stata annunciata, e che i rifiuti giacciono per strada.
Orazio Amenta, segretario cittadino del Pd, ha sottolineato che l’incontro vuole dare un contributo fattivo ad un problema difficile da risolvere.
Giacomo Aiello ha analizzato il problema dal punto di vista tecnico: “siamo in una fase cruciale -ha detto- la Tari è l’unica tassa che può diminuire anche in presenza dl dissesto. Bisogna però avviare una differenziata fatta bene, perché se fatta male i costi non diminuiscono, anzi rischiano di raddoppiare. Bisogna inoltre evitare conflitti sociali”
Ha affondato il colpo Pino Napoli, esperto del settore a livello regionale.
“Il Comune intende avviare il servizio con una municipalizzata -ha sottolineato- ma non è facile. La differenziata non risolve il problema. E’ stato detto che al 28 settembre in tutto il territorio bagherese si effettuerà la raccolta differenziata, ma non è così semplice. A Bagheria ci sono 20 mila utenze e 1000 esercizi commerciali, come si pensa di effettuare la differenziata ogni giorno?
Per la differenziata occorrono il CCR, centro comunale di raccolta, attrezzature, mezzi e impianti di conferimento. Ci sono? L’organico dove sarà portato? Come sarà portato? Per avviare una municipalizzata occorrono almeno 6 mesi di tempo. Ma Bagheria ha questo tempo?
I cittadini sono disponibili alla raccolta differenziata, ma mancano le strutture”.
L’ex assessore provinciale Bartolo Di Salvo ha analizzato la situazione dal punto di vista politico: “nel 2000 il servizio costava 3 miliardi di lire, adesso 12 milioni di euro. Non penso che il servizio sia migliorato a dismisura, anzi. La gestione è disastrosa. Rilevo del coraggio in questa amministrazione, ma non basta”.
Molto lucido e duro l’intervento di Pier Carmelo Russo, ex assessore regionale che ha criticato l’operato della politica nei confronti del Coinres: “se non si chiude il consorzio, pagheremo 2 volte. Bisogna aprire un’inchiesta sul Coinres dall’inizio ad adesso.”
Sono susseguiti altri interventi fra cui quelli del consigliere comunale Filippo Tripoli, Leonardo Puleo di Sel, esponenti di Legambiente e altri cittadini.