Nasce anche dalla collaborazione dell’amministrazione comunale di Bagheria e da denunce dal sindaco Patrizio Cinque nonché dall’assessore al ramo, Gaetano Baiamonte, l’inchiesta dei Carabinieri della compagnia di Bagheria, nell’ambito dell’indagine denominata “Caronte”.Nell’operazione è stato dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia di applicazione di misure cautelari coercitive, emessa dal GIP presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 10 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nonché violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Durante l’odierna conferenza stampa dei Carabinieri il comandante tenente Antonio Caterino (nella foto) e il comandante dei carabinieri della locale compagnia di Bagheria, il capitano Federico Lori ha sottolineato la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale di Bagheria che nelle varie occasioni ha fornito il supporto necessario.
“Desidero ringraziare personalmente e a nome di tutta la Città i Carabinieri e le Forze dell’Ordine – dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – “l’evoluzione di oggi non ci meraviglia perché ci teniamo a far sapere ai cittadini che siamo stati parte attiva e denunciante nell’inchiesta. Abbiamo iniziato le nostre ricerche e abbiamo preso i primi provvedimenti per ristabilire la legalità nel cimitero, per quanto di nostra competenza. Oggi siamo soddisfatti di essere arrivati ad una prima conclusione per la quale non siamo sorpresi, si deve riscattare l’immagine della città di Bagheria”.
“Un ringraziamento alle forze dell’ordine che operano sul territorio per le indagini svolte viene rivolto dal presidente del Consiglio comunale Marco Maggiore: “Una tematica così delicata per la città richiede la massima attenzione e la collaborazione di tutte le parti. Ricordiamo che tra i primi atti prodotti da questo consiglio comunale c’è il regolamento di polizia mortuaria, approvato proprio per implementare e favorire il controllo dell’amministrazione sul cimitero comunale”.
Intanto per i dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta e sottoposti alle misure cautelari c’è la sospensione dal lavoro; Una volta notificati gli atti, l’ufficio procedimenti disciplinari, potrà provvedere a irrogare le dovute sanzioni.
(fonte ufficio stampa comune Bagheria)