Il sindaco Patrizio Cinque interviene in merito all’incontro tenutosi nei giorni scorsi all’Ars alla commissione Salute sul Pte.“Sin dal nostro insediamento questa Amministrazione Comunale ha avviato una serie di interlocuzioni con l’A.S.P. (l’Azienda sanitaria provinciale) per comprendere quali fossero gli intendimenti reali per la nascita della Casa della Salute a Bagheria. La realizzazione della casa della salute comporterebbe una razionalizzazione dei costi (eliminazione dei fitti passivi) che ad oggi vengono sostenuti dall’Azienda Sanitaria per il mantenimento dei servizi che erogano prestazioni sanitarie, ma rappresenterebbe principalmente un significativo passo in avanti in termini di riorganizzazione dei servizi sanitari, favorendo la nascita di un unico polo sanitario che migliorerebbe di gran lunga l’erogazione delle prestazioni sanitarie rivolte ai cittadini bagheresi e del comprensorio”.
Con una nota il sindaco sottolinea che è stato audito in Commissioni Sanità dove è arrivato con un breve ritardo a causa di un importante finanziamento di cui doveva discutere presso il dipartimento Acqua e rifiuti della Regione.
I fatti noti di cui si è discusso in Commissione riguardano il PTE il punto territoriale di emergenza di Bagheria che non viene considerato un luogo funzionale ed idoneo per una città così grande come Bagheria. Si è voluto verificare se il Comune avesse in qualche modo qualche responsabilità sui ritardi per lo spostamento del PTE in un immobile che lo stesso comune ha messo a disposizione.
“Di fatto” – spiega il sindaco “non è certo la consegna di un paio di chiavi dell’immobile che ha potuto creare ritardi dal momento che l’ASP ha già eseguito tutti i dovuti sopralluoghi presso il bene confiscato che abbiamo messo a disposizione, un bene che non può sostituire la Casa della Salute che comunque serve a Bagheria, ma è un locale di 350 metri q , che abbiamo prontamente offerto all’ASP, di cui già abbiamo pronta la convenzione di uso gratuito, è già stato fatto il sopralluogo e ora semmai si aspetta di contro un progetto dall’’ASP, una descrizione d’uso dei locali. Invece abbiamo avuto problemi anche nel riuscire a parlare con il responsabile del procedimento dell’azienda sanitaria per accelerare le cose”. Così il sindaco Cinque che spiega anche perché è indispensabile la realizzazione della Casa della Salute a Bagheria.
“Da tempo si discuteva di un polo sanitario a Bagheria, se ne parla almeno dal 2009. Ad oggi, Bagheria è il centro al quale afferisce un’utenza che, soltanto nel Distretto, comprende circa 100 mila abitanti: concentrare in un unico spazio i servizi comporterebbe un miglioramento nell’organizzazione interna per l’amministrazione comunale favorendo una comunicazione ed un coordinamento più efficace e puntuale nell’ottica di un modello bio-psico-sociale che guardi alla Salute della persona nella propria globalità e favorirebbe un accesso più semplificato e funzionale agli utenti che non dovrebbero spostarsi in più plessi per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.” spiega il sindaco Cinque che aggiunge: “dal confronto con il Capo Distretto Sanitario, in più occasioni è emerso che i locali in cui vengono erogati alcuni servizi sanitari vertono in condizioni strutturali precarie tali, da essere inadeguati per la tipologia di prestazione che erogano; si pensi anche al Consultorio Familiare di Bagheria oltre che al Pronto Soccorso. Nelle varie interlocuzioni avute con il direttore generale Antonio Candela – continua il primo cittadino di Bagheria – l’amministrazione comunale ha appreso che le somme per la realizzazione della Casa della salute a Bagheria sono ancora in cassa e che si può andar avanti. Dunque la Regione Siciliana, mediante, l’Asp deve solo fare un bando pubblico per la ricerca dei locali, un immobile all’altezza”.
“Non riusciamo a comprendere perché l’ASP non sia andata avanti su questo progetto – si domanda Cinque – oramai si potrebbe realizzare in poco tempo, di sicuro prima di novembre, ed invece la Casa della saluta viene usata come slogan per ogni elezione, torna in auge alla scadenza dei mandati, vicino alle elezioni. E’ stata promessa da tutti ma mai realizzata. Non serve un altro governo per dimostrare che si può fare qualcosa già oggi e chiedo all’Assessore regionale alla salute che attualmente governa di non aspettare novembre, di iniziare a realizzarlo subito. Non servono raccolte di firme, non si può giocare al ribasso, si deve agire subito, non si può più accettare che qualcuno si impegni a realizzarlo dopo le elezioni, chi lo ha promesso prima ancora non lo ha realizzato.”
“L’ASP paga 470 mila euro di fitti passivi all’anno” – conclude il sindaco – “può dunque affrontare una spesa per creare il polo che serva non solo la popolazione di Bagheria ma dell’intero hinterland: Casteldaccia, Altavilla, Ficarazzi, Santa Flavia.”