Il sindaco Patrizio Cinque, subito dopo la messa in onda del video delle Iene, su Italia 1, ritorna sull’argomento con un altro video. Sottolinea che a Bagheria sono state presentate, nel corso degli anni, 8 mila pratiche di condono in sanatoria.
“Il nostro -dice- è un territorio che si è sviluppato senza regole.”
Ha aggiunto che “dopo il 1994 le costruzioni sono non sanabili e quindi devono essere demolite. Quella di prima sono invece sanabili”.
Poi parla della via Sofocle, definita nel video delle Iene “la via dei mafiosi”.
“Chiedo scusa a nome dei dipendenti di Berlusconi a quei cittadini che si sentiranno offesi per l’accezione “via dei mafiosi”. Spero che qualcuno presunti una denuncia. All’interno della zona ci sono 3 immobili: uno appartiene agli eredi del re delle cave (Buttitta ndr), un altro immobile è di Gino Di Salvo, che ha acquistato il terreno dalla famiglia Alliata, e per questo immobile è stata presentata richiesta di condono edilizio. E’ stato però sequestrato e quindi appartiene ai cittadini. Questo bene sarà utilizzato per fini sociali. Non sarà demolito.
Doveva essere destinato per un presidio dei vigili del fuoco, ma un senatore allontanatosi dal movimento 5 stelle (Campanella ndr), ha fatto un’interpellanza e l’agenzia del demanio non lo ha più destinato ai vigili del fuoco.
L’azione di questo politico sarò a vantaggio della mafia, perché l’immobile è stato bloccato e quindi destinato a deperire. L’altro immobile appartiene a Sergio Flamia, e anche questo è stato sequestrato e seguire lo stesso iter.
In questa via ce ne sono 16. Per gli altri, a parte questi 3, c’è la sanatoria concessa e in alcuni casi la richiesta è in corso.”