di Pino Grasso
Si aggiunge un nuovo capitolo nella vicenda che ha visto protagonisti i bambini disabili e l’Amministrazione comunale che all’inizio dell’anno scolastico aveva sospeso e poi ripreso, solo in parte il servizio di assistenza nelle scuole dell’obbligo.
Il Tar Sicilia con una ordinanza emessa martedì scorso, ha infatti, imposto al Comune di dare piena attuazione del sevizio ai bambini disabili per tutta la durata delle ore di lezione e nel contempo la condannato il Comune al pagamento delle spese.
La sentenza è stata emessa dalla Sezione seconda del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia presieduta da Cosimo Di Paola e composta da Anna Pignataro, in qualità di primo referendario estensore e Giuseppe La Greca, come primo referendario. Il difensore dell’amministrazione comunale aveva presentato resistenza dichiarando che il servizio di assistenza igienico – personale era stato avviato per tutti i ricorrenti in data 26 marzo 2015, ma per quattro ore giornaliere, mentre a decorrere dal 20 aprile successivo era stato avviato anche il servizio di trasporto e di assistenza per l’autonomia e la comunicazione.
Si era trattato pertanto, di un adempimento solo parziale all’ordinanza n. 59/2015 del 13 gennaio 2015, che adesso prevede l’esecuzione totale mediante erogazione del servizio di assistenza igienico-personale per l’intero orario giornaliero di frequenza scolastica, superiore alle quattro ore giornaliere attualmente coperte.
Sempre in base alla sentenza del Tar Sicilia, l’Amministrazione comunale, dovrà provvedere entro il termine di sette giorni dalla comunicazione in via amministrativa ovvero, se anteriore, dalla sua notifica a cura di parte interessata dell’ordinanza. In caso di infruttuoso decorso del termine fissato, provvederà in via sostitutiva entro un ulteriore termine di altri sette giorni, su istanza degli interessati, il Commissario ad Acta nominato nella persona del Dirigente pro tempore del Dipartimento delle Autonomie Locali. Come detto l’amministrazione comunale ai fini esecuzione dell’ordinanza cautelare, è stata condannata a pagare le spese che ammontano a 750 euro.
“Siamo profondamente delusi e amareggiati di come sta volgendo al termine quest’anno scolastico – afferma uno dei genitori dei bambini disabili, Giuseppe Domino – perché l’amministrazione comunale ci ha costretto a ricorrere al Tribunale amministrativo affinché anche ai nostri figli di un dio minore, venisse riconosciuto il diritto allo studio”. I genitori auspicano che il prossimo anno scolastico inizi sotto i migliori auspici ringraziano i legali Rosaria Capo e Rosanna Milazzo entrambe di Gibellina che ancora una volta anche in questa seconda fase hanno dimostrato di essere all’altezza del mandato a loro affidato che hanno assolto in maniera del tutto gratuita. “Non finiremo mai di ringraziare gli avvocati – concludono – e ribadiamo che siamo pronti a batterci sempre con tenacia contro chiunque tenti di calpestare i diritti sacrosanti dei nostri bambini”.