di Martino Grasso
In aumento le denunce per violenza domestica, presentata al commissariato di polizia di Bagheria. Dall’inizio dell’anno ne sono state presentate 15. In tutti i casi le vittime sono donne, fra mogli, conviventi e fidanzate. Hanno subito maltrattamenti fisici, ma anche psicologici che spesso sono anche più gravi.
In 3 casi è scattato l’arresto per gli autori.
Negli altri episodi sono state applicate misure cautelare alternative come il divieto di avvicinarsi alla vittima o il divieto di dimora.
Le quindici denunce sono però solo la punta dell’iceberg. E’ infatti molto probabile che ci siano tantissimi altri episodi simili che non vengono denunciati dalle vittime per paura che il carnefice possa aumentare o aggravare le percosse. A correre in aiuto delle vittime c’è la nuova legge varata nel 2015 con la quale sono state inasprite le pene contro lo stalking.
La legge è trasversale, nel senso che coinvolge sia le donne che gli uomini, anche se nella maggior parte dei casi sono gli uomini gli autori delle violenze.Inoltre va ricordato che a Bagheria e dintorni, negli ultimi anni, sono nati 6 centri riservati alle vittime di volenze. I centri sono ad indirizzo segreto, nel senso che garantiscono l’anonimato.
La violenza non coinvolge soltanto uno specifico ceto sociale o età. Vittime e carnefici oscillano dai 20 ai 60 anni e si va dai disoccupati agli avvocati.
I responsabili del commissariato tengono a precisare ce un deterrente è costituito dall’applicazione dell’ammonimento. In parole più semplici, la vittima recandosi al commissariato rende nota la sua storia. Gli agenti convocano l’autore delle violenze che non viene denunciato ma “ammonito” cioè viene tenuto sotto controllo. Se le violenze dovessero ripetersi si procederà d’ufficio, fino all’arresto, nei casi più gravi.
Il motivo scatenante delle violenze è quasi sempre la gelosia.
Le vittima vengono percosse o additate come donne di facili costumi, per usare un eufemismo. Sono anche soggette a pedinamento, mortificazioni, ingiurie e violenze.
A Bagheria negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi saliti anche agli onori della cronaca nazionale come quello che ha visto, suo malgrado, protagonista, una donna di 40 anni, Lidia Vivoli. Nel 2012 il compagno, durante la notte, la massacrò a colpi di padella di ghisa, accoltellò con delle forbici e tentò di strangolarla con un filo elettrico. La donna rimase viva, l’uomo finì in galere, e negli ultimi mesi la donna va in giro per l’Italia testimoniando la sua storia, sottolineando che alle volenze si reagisce solo in un modo: con la denuncia.