Un intero quartiere di Bagheria, in contrada Consona ed Incorvina, a monte dell’autostrada, composto da circa 2 mila persone, da un mese è senz’acqua. Alla base dell’ennesimo inconveniente legato all’approvvigionamento idrico, c’è il guasto di una pompa di sollevamento del costo di circa 4.500 euro.
Gli abitanti vanno avanti acquistando l’acqua attraverso il servizio privato con una spesa di 50,00 euro per ogni autobotte.
Il Comune ha messo a disposizione l’unica autobotte di cui dispone, ma è del tutto insufficiente per risolvere il problema di tutte le famiglie.
Dal Comune hanno fatto sapere che la pompa è stata ordinata e che la prossima settimana dovrebbe essere montata e quindi il problema si risolverà. Ma al momento attuale, i rubinetti sono ancora a secco.
Per risolvere l’emergenza pare sia stato necessario tutto questo tempo perché la spesa è stata autorizzata dai commissari che stanno gestendo il dissesto.
Nel corso di una delle ultime sedute del consiglio comunale il proprietario di un albergo della zona sollevò il problema pubblicamente.
“Noi abitanti siamo esausti ed arresi -dice uno di loro, Nino Morana-, pensavamo addirittura di fare una raccolta per riparare il guasto. Ogni autobotte acquistata ci costa 50,00 euro, ne compriamo in media 1 a settimana spendendo ad oggi oltre 100.000, euro. Il comune con l’unica autobotte “accontenta” un numero esiguo di famiglie, con una attesa di circa 10 giorni, spendendo comunque denaro pubblico che, considerato il lungo tempo, supera il costo della riparazione. Credo non ci siano altre parole, resta comunque tanta tristezza e rabbia”.
Pare che a riparare il guasto sarebbe stato di competenza del gestore del servizio ma dopo il fallimento dell’Aps tutto è avvolto nella nebbia più totale.
Qualche settimana fa, un altro quartiere, nei pressi della via Roccaforte, rimase senz’acqua per oltre un mese.