Potrebbe sorgere nel territorio comunale un centro che accolga le donne che hanno subito violenza. L’amministrazione comunale ha infatti approvato un progetto per la realizzazione di un centro antiviolenza e casa di accoglienza da realizzarsi in una palazzina in via Pergolisi confiscata alla mafia e trasferita al patrimonio Comune di Bagheria.
A proporre l’atto alla Giunta, l’Assessore ai Beni Confiscati, Gaetano D’Agati, con il supporto tecnico del responsabile del servizio Acquisizione e Regolarizzazione Beni Confiscati del Settore I Urbanistica, il geometra Cosimo Tantillo.
L’atto risponde all’esigenza di partecipare ad un avviso di finanziamento, pubblicato sulla gazzetta ufficiale.
“La scelta della Giunta ha un alto valore simbolico – spiega l’assessore D’Agati – perché rappresenta il pieno utilizzo di tutti i beni confiscati alla criminalità organizzata, per fare nascere da quelle strutture luoghi dove vengano svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo e di lavoro in un contesto sofferto ma desideroso di cambiamento”.
Il progetto, che prevede un importo complessivo di 141.384,67 euro, dei quali 97.464,67 specifici per il progetto e 43.920,00 euro per l’acquisizione di Beni e Servizi, è stato realizzato da un tecnico interno al Comune, il RUP (responsabile unico del procedimento) nonché progettista è il geometra Cosimo Tantillo collaborato dal supporto amministrativo di Vincenza Fricano, e dall’esperto per la progettazione finanziaria, l’ingegner Santo Lo Piparo.