Un edificio confiscato a Gino Di Salvo, che sorge all’interno del parco storico e vincolato di villa Valguarnera, sarà destinato a sede dei Vigili del fuoco in città.
Proprio oggi, a Palermo, il sindaco Patrizio Cinque è stato convocato per l’assegnazione del bene confiscato.
La scorsa estate a seguito di un bando di assegnazione del bene da parte del ministero dell’Interno, l’amministrazione comunale ha inoltrato una manifestazione di interesse in quanto lo voleva utilizzare per propri fini.
“Nei giorni scorsi abbiamo incontrato i dirigenti dei vigili del fuoco – dice il sindaco Patrizio Cinque – e siamo concordi, anzi abbiamo spinto affinché il bene venisse assegnato ai vigili del fuoco tanto che in via informale avevamo detto che se il bene fosse stato assegnato al Comune lo avremmo ceduto ai vigili gratuitamente perché Bagheria e naturalmente tutto il comprensorio ha bisogno di un presidio dei vigili del fuoco. Sono anni che si discute della presenza dei pompieri a Bagheria; una città di oltre 60mila abitanti deve poter contare su un’altra forza di pubblica sicurezza e non dover attendere sempre i tempi, talvolta che possono incidere sulla vita e la morte, di un mezzo di soccorso che arriva da fuori città”.
Della questione della caserma dei vigili si sono interessate le precedenti amministrazioni. Ci fu anche un momento in cui si propose di destinare l’istituto San Giuseppe dell’Opera Pia, che però non andò in porto per le troppe spese che bisognava sostenere per rimettere in piedi la struttura fatiscente. «Se possiamo collaborare con i vigili del fuoco sono felicissimo – aggiunge Fabio Atanasio – . Riconosco la loro importanza, ed io ne so qualcosa dopo tutti gli interventi che sono stati eseguiti in città l’estate scorsa a causa dei continui incendi dei cassonetti dei rifiuti». Secondo i dati del Comune sono 700 gli interventi annui in città, senza contare quelli nei paesi vicini che sono assicurati dalla caserma di Brancaccio.
Oggi a Palermo ci sarà l’assegnazione del bene ma Campanella non si dà per vinto ed annuncia battaglia per verificare se è in atto un abuso d’ufficio. «Le procure avranno un bel da fare – conclude – se necessario ci rivolgeremo anche alla Corte di giustizia dell’Unione europea e all’Unesco».
Il senatore Francesco Campanella, di “Italia lavori in corso” come abbiamo riferito nei giorni scorsi, è contrario alla destinazione.
«Siamo alle comiche finali – afferma il parlamentare – la struttura abusiva confiscata al capomafia Di Salvo, che sorge nel cuore del parco di Villa Valguarnera, starebbe per essere destinata a sede dei Vigili del fuoco di Palermo. Se fosse vero sarebbe l’ennesima beffa ai danni dei cittadini». Secondo Campanella non si spiega come mai con tante alternative concrete tra i beni confiscati in città si stia adottando una decisione simile. «Non si capisce quale sia la logica sottesa ad una simile scelta – spiega – parliamo, infatti, di un parco storico e vincolato. Non solo, ma la strada di collegamento alla villa è abusiva e non ha le vie di fuga necessarie per consentire il transito dei mezzi dei Vigili del fuoco». Secondo Campanella, insomma, «Si è optato, come spesso accade in Sicilia, per la strada più semplice. Da una casa famiglia ad un asilo – aggiunge il senatore – le alternative sono tante. Ma, evidentemente, anche l’amministrazione comunale bagherese ha deciso di abdicare alle sue funzioni e nei giorni scorsi ha chiuso un accordo con l’Usb Vigili del fuoco di Palermo, sposandone le istanze».