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venerdì 19 Aprile 2024

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Il Comune: “abbiamo cercato di non perdere il museo del giocattolo”

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museo giocattolo 1Il Comune di Bagheria ha sempre lavorato per mantenere il museo del giocattolo a Bagheria e per non trovarsi nelle condizioni di perdere questo patrimonio e, al contempo, agire nel rispetto di tutte le norme relative alla tutela e valorizzazione dei Beni di interesse storico artistico cercando di non gravare, in alcun modo, sulla spesa pubblica.
A sostenerlo sono il sindaco di Bagheria Vincenzo Lo Meo e l’assessore alla cultura Dora Favatella Lo Cascio.
Lo fanno in una lunga lettera inviata a Pietro Piratino, presidente dell’associazione che gestisce il museo del giocattolo, alla luce delle recenti notizie in merito al trasferimento del museo da villa Cutò.
Il sindaco e l’assessore sottolineano che era stata proposta una rinegoziazione del rapporto di partenariato tra l’associazione e il Comune proponendo una bozza di nuovo contratto al maestro ceroplasta che teneva appunto in debito conto normativa e valorizzazione dei beni, autorizzava il comodatario alla gestione del bookshop ed alla vendita di gadgets inerenti l’attività e le finalità del Museo, con l’obbligo di adeguarsi ovviamente alla normativa fiscale e tributaria in materia e suggeriva la sede della Certosa quale luogo dove situare il museo. A quella proposta – spiegano gli amministratori nella nota – seguì una nota con la quale Piraino comunicava  di non poter prendere in considerazione l’offerta di trasferire alla Certosa la sede del proprio Museo per motivi di salute ed inaspettatamente  il museo restava chiuso alla fruizione – malgrado gli intenti dell’amministrazione che sollecitava la riapertura.
Nella nota l’amministrazione comunale, appreso che le motivazioni che ostacolavano la ripresa delle attività del museo sono venute fortunatamente meno, ha invitato Piraino ad un nuovo incontro per riprendere il discorso sul contratto di comodato d’uso già predisposto per non privare la città di Bagheria di un bene quale è il museo del giocattolo.
Di seguito la nota firmata dal sindaco Vincenzo Lo Meo e dall’assessore Dora Favatella lo Cascio
“Venuti a conoscenza di notizie false ed infondate diffuse dai mass media, in merito al “Museo del Giocattolo” ci sentiamo in dovere di rappresentare i fatti intercorsi, onde evitare ogni possibile malinteso dovuto alla mancanza di informazione ed in ossequio al principio della trasparenza cui deve essere improntata l’azione di una pubblica Amministrazione.
-in data 17 Maggio c. a. prot. N. 32957 abbiamo invitato il Sig. Pietro Piraino ad un incontro, per il 10 Giugno alle ore 10,00 presso i locali di Villa Cattolica per rinegoziare il rapporto di partenariato tra l’Associazione e l’Amministrazione, onde “definire le modalità del trasferimento nel rispetto delle norme costituzionali e legislative sulla tutela e valorizzazione dei Beni di interesse storico artistico”. Nel corso dell’incontro è stata consegnata al Signor Piraino, nella qualità di Presidente dell’Associazione Museo del Giocattolo, la bozza del contratto di Comodato e Deposito di Beni Culturali predisposta dal Funzionario a tal fine incaricato, ai sensi dell’art. 44 del D. Lgs n. 42 del 22/01/2004.
Il Contratto, in particolare, prevede all’art. 3 che l’Ente si impegna ad adottare ogni misura necessaria per la conservazione dei Beni assoggettati ai vincoli discendenti dalla dichiarazione di interesse culturale, sebbene come imposto dall’art.106 del T. U., trattandosi di un “contratto a  prestazioni corrispettive si deve trattare di un corrispettivo reso in termine di beni e servizi, senza gravare in alcun modo sulla spesa pubblica ai sensi dell’art. 120, Comma 1.
Il Contratto tiene altresì nel debito conto la valorizzazione, intesa come ampliamento dell’offerta culturale, puntando al rapporto tra cultura ed economia e mirando all’attività formativa ed al rafforzamento dei rapporti con le Istituzioni, l’Università e le Scuole di ogni ordine e grado. A tal fine l’Amministrazione si rende disponibile ad autorizzare “il Comodatario alla gestione del bookshop ed alla vendita di gadgets inerenti l’attività e le finalità del Museo”, con l’obbligo di adeguarsi alla Normativa fiscale e tributaria in materia. Ciò onde venire incontro proprio ad un’esigenza più volte palesata dal Presidente dell’Associazione “Museo del Giocattolo” che avrebbe potuto così metterla in atto nel rispetto della Normativa.
Come recita l’art. 5 della bozza di Contratto, infatti :“il ricavo del corrispettivo che dovrà risultare da apposita rendicontazione dovrà essere reso in termini di offerta formativa”, “offrendo percorsi tematici ed attività laboratoriali creative anche mirate all’apprendimento della tecnica della ceroplastica”.”
 
 

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