L’indagine che ha portato all’arresto di 19 persone di Bagheria, lo scorso mese di febbraio è conclusa.
Adesso rischiano il rinvio a giudizio. Si tratta di presunti appartenenti al mandamento mafioso di Bagheria. L’avviso di conclusione delle indagini è firmato dai pubblici ministeri Luisa Vittoria Campanile, Francesca Dessì e Francesca Mazzocco.
Gli indagati sono Atanasio Alcamo (associazione mafiosa), Antonio Cannella (concorso esterno in associazione mafiosa), Salvatore Cinà (favoreggiamento aggravato), Nicolò Cirrito (estorsione), Alessandro Comparetto (estorsione), Rosario Giovanni D’Azzò (estorsione), Giuseppe Di Fiore (mafia), Gianfranco Ingrassia (assistenza agli associati mafiosi), Antonino Gagliardo (mafia), Daniele La Rosa (favoreggiamento), Salvatore Lauricella (estorsione), Dario Migliorisi (mafia), Gioacchino Mineo (mafia), Giuseppe Romeo (estorsione), Gaetano Russo (lesioni aggravate), Francesco Terranova (estorsione), Agostino Testa (favoreggiamento), Giacinto Tutino (mafia), Salvatore Valvola (favoreggiamento).
Secondo l’accusa Mineo e Alcamo avrebbero organizzato e guidato il mandamento di Bagheria. Un ruolo chiave aveva ricoperto Giuseppe Scaduto morto lo scorso 23 aprile.