La mozione di sfiducia presentata dai consiglieri comunali di opposizione, contro il sindaco Patrizio Cinque, non è passata.
La votazione è arrivata dopo quasi 10 ore di dibattito in aula. Il voto finale è arrivato poco dopo la mezzanotte.
Alla fine la mozione ha avuto 14 voti favorevoli e 11 contrari, ma affinchè passasse ne occorrevano 20.
La mozione era stata presentata dai 15 consiglieri comunali di opposizione.
È stata Maddalena Vella in apertura di seduta a leggere il lungo documento. Ha elencato 12 punti per i quali per i consiglieri di opposizione il sindaco va sfiduciato. Si va dall’abusivismo edilizio, agli appalti, dalla gestione del servizio idrico alla raccolta della spazzatura, dalla gestione dei beni culturali alla programmazione, dalla istituzione delle strisce blu alla gestione del cimitero comunale. Su tutti i punti, per l’opposizione, il sindaco ha fallito e deve andare a casa.In apertura ha preso la parola il consigliere di opposizione Filippo Tripoli che ha sottolineato che “la mozione di sfiducia è un atto politico. Dobbiamo capire da che parte stare. Noi siamo all’opposizione, i consiglieri comunali del movimento 5 stelle da che parte stanno?” Ha poi parlato di rifiuti, della neonata società Amb e programmazione, bocciando l’amministrazione.
Romina Aiello del movimento 5 stelle ha criticato duramente la mozione di sfiducia sostenendo che è piena di “numerose menzogne”. Ha aggiunto che non è vero che il dissesto si poteva evitare “i debiti iniziali erano tanti: 66 milioni di euro, quelli ammessi 30 milioni di euro e 16 milioni di euro sono esigibili. Stiamo pagando un mutuo contratto negli anni passati da un milione e seicento mila euro all’anno. Sono stati approvati 11 bilanci comunali. Abbiamo pagato i contributi mai pagati dei contrattisti che sono stati oggi stabilizzati.” Ha anche detto che non è vero che l’amministrazione comunale si è contraddistinta per mancanza di progettazione: “abbiamo presentati e sono stati approvati 11 progetti, alcuni sulle scuole.” Sui rifiuti ha detto che “siamo al 35% di differenziata” e sul cimitero comunale ha reso noto che sono circa 600 i loculi realizzati negli anni.
Piero Aiello fra i firmatari della mozione ha detto che “il sindaco è ormai delegittimato dal punto di vista amministrativo e giudiziario. Per questo motivo penso che non possa operare. I consiglieri comunali del movimento 5 stelle dovrebbe fare chiarezza sul loro operato e dire se condividono le scelte di questa amministrazione. Io mi auguro in uno scatto di orgoglio e ammettere le proprie responsabilità, magari aderendo alla mozione. Sul regolamento dell’abusivismo che era stato approvato, i cittadini sono stati illusi visto che grazie al segretario comunale è stato poi ritirato.”
Maurizio Lo Galbo, anch’egli dell’opposizione, ha detto che il sindaco va sfiduciato “è stato sfiduciato soprattutto dai cittadini. Ma il sindaco continua ad essere legato alla poltrona. Questa maggioranza va avanti pensando ai suoi interessi. Il sindaco ha acquistato un ecomostro e prima voleva combattere l’abusivismo.”
Giuseppe Cangialosi sull’abusivismo ha detto che l’azione di contrasto del sindaco non è stato adeguato “ci sono molte case che andrebbero demolite e non vengono abbattute. Sono tantissime ma si opera con discrezione.”
Domenico Di Stefano nel suo intervento ha detto che parlare “di una mozione di sfiducia non è bello. Sarebbe stato meglio parlare di atti per i cittadini. La mozione arriva dopo 4 anni e mezzo per fare il punto sulla gestione del Comune. Il nostro giudizio è negativo.”
Anche Angelo Barone ha criticato l’amministrazione “anche nei rapporti personali”, mentre Giusy Chiello del Movimento 5 stelle ha difeso l’operato dell’amministrazione comunale soprattutto sul fronte della sicurezza nelle scuole: “sono stati fatti degli interventi su plessi importanti. E’ stato avviato il servizio trasporto per i disabili, da 3 anni, senza pausa e con fondi comunali.”
Gino D’Agati, fra i firmatari della mozione, ha detto che il sindaco ha il record dei capi di imputazione “dal punto di vista politico oggi abbiamo capito che i consiglieri del movimento 5 stelle sono al fianco del sindaco che non è del movimento 5 stelle e che è stato rinviato a giudizio.”
Emanuele Tornatore ha parlato dell’inchiesta sul museo Guttuso avviata da alcuni mesi.
“A villa Cattolica negli ultimi anni è stato rubato un quadro, l’impianto fotovoltaico è stato collaudato ma manca il collegamento. Anche il sistema antincendio non funziona. Così come l’ascensore, fatto collocare ma non funziona”.
Tornatore ha inoltre sollevato alcune perplessità su alcuni incarichi che sono stati affidati, sempre a Villa Cattolica.
Anche Massimo Cirano si è soffermato su alcune emergenze riscontrate a villa Cattolica.
Duro l’intervento di Maddalena Vella che ha detto: “farò di tutto perché lei non venga rieletto”.
Critiche contro l’amministrazione anche da parte di Paolo Amoroso e Emilio Finocchiaro.
Molto breve l’intervento del sindaco Patrizio Cinque che si è limitato a dire di avere sentito delle chiacchiere e che la politica dell’opposizione era di carattere personalistica.