Ancora un atto vandalico ai danni del centro terapeutico “Casa dei giovani”, fondata e diretta da don Salvatore Lo Bue. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, ignoti sono penetrati all’interno del recinto della comunità terapeutica per il recupero dei tossicodipendenti di contrada “Incorvino” ed hanno danneggiato la colonnina di tufo dove in precedenza era sistemata la statuetta che raffigura la Madonna di Lourdes e sradicate alcune piante tra cui una bellissima e maestosa di acero rosso che presentava delle magnifiche foglie rosse in grado di regalare un’immagine suggestiva e unica nel suo genere che abbelliva il giardino.
L’ennesimo danneggiamento segue quello perpetrato lo scorso mese di agosto, allorquando fu trafugata la statuetta che raffigura la Madonna di Lourdes, dell’altezza di 40 centimetri, realizzata in gesso senza un valore commerciale che si trovava in quel posto da oltre 30 anni e lo sradicamento di altre piante del giardino didattico, inaugurato lo scorso mese di maggio e intitolato all’ex presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il giorno dell’Epifania del 1980. I malviventi sono penetrati all’interno della struttura ancora una volta attraverso la rete di recinzione che risulta abbassata in alcune parti.
“Non so più cosa pensare – dichiara il direttore della struttura, don Salvatore Lo Bue, che ieri mattina si è recato presso il Commissariato di Polizia di via La Masa per sporgere denuncia – anche perché la colonnina, come peraltro in precedenza anche la statuetta della Madonna non ha un grande valore commerciale se non altro affettivo valore. Per l’ennesima volta si attenta alla tranquillità dei nostri giovani che hanno invece bisogno di serenità e dove l’equilibrio psicologico e terapeutico è importante soprattutto per la loro particolare emotività”.
Gli autori del vile gesto, oltre a danneggiare la colonnina, hanno pure danneggiato e sabotato il palo dell’energia elettrica che ha provocato il distacco della luce nella struttura. Adesso come in precedenza gli inquirenti visioneranno le immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti nella Casa dei giovani, ma questa volta sarà più difficile risalire agli autori del gesto.
“Si perché per risparmiare sulle spese di energia elettrica – aggiunge don Salvatore Lo Bue – la sera stacchiamo i fari esterni e dalle prime immagini che abbiamo visionato dalla registrazione delle telecamere si vedono delle ombre e macchine che si avvicinano alla recinzione”.
Intanto subito dopo il primo episodio vandalico relativo al furto dell’immagine della Madonna di Lourdes dello scorso mese di agosto, diverse persone si sono messe a disposizione della Casa dei giovani per regalare un’altra statuetta, donazione che è stata già realizzata da un imprenditore locale che vuole mantenere l’anonimato per discrezione.
“La Casa dei giovani nella sua totalità è un luogo di riferimento per la città in un territorio ad alta densità mafiosa – dichiara il vice direttore Biagio Sciortino – che ha permesso e permette attualmente a tanti giovani di riappropriati della loro identità e dove la vita può ricominciare. Ci hanno dato fastidio questi episodi che hanno violato la nostra intimità e provocato tanta amarezza. I ragazzi che hanno lavorato hanno gridato il loro sdegno contro chi ha calpestato il lavoro che hanno portato avanti”.
Gli operatori ricollocheranno la statuetta della Madonna che per i ragazzi ha un alto valore non soltanto simbolico, ma anche e soprattutto di amore nei confronti della Vergine a cui chiedono protezione.