Il sindaco Patrizio Cinque torna sulle ultime vicende e lo fa con un post pubblicato sulla sua pagina di facebook.
Fa una sorta di bilancio su quanto accaduto elencato una serie di “lezioni” che avrebbe imparato. Lo fa in 8 punti.
“1-Dopo questa vicenda -dice- il gruppo è più forte. La vera forza dei sindaci del movimento sono i cittadini (anche su fb). Cercare protezione altrove può avere effetti collaterali.
2-Fa più notizia la casa dei genitori di un sindaco piuttosto che un sindaco che per la prima volta fa nomi di fiancheggiatori della mafia. I due sindaci potrebbero anche coincidere.
3-Le dimissioni presentate da Luca (Tripoli ndr) non sono una ammissione di colpa né una sconfitta. Se riuscirete a capirne il significato scoprirete la distanza tra noi e i partiti ipocriti.
4-Molti mi scrivono che non capiscono perché chiedo scusa se non ho fatto gravi errori. Usare la parola scusa con i cittadini (anche se non dovuto) oltre che essere innovativo è anche segno di educazione e umiltà. Le scuse non si pagano. Se usassimo più spesso questa parola ci sarebbe meno ipocrisia.
5-Non importa se non riceverò scuse da parte di chi ha detto che la casa dei miei genitori fosse insanabile, cosa che non corrisponde al vero.
6-La segreteria provinciale del pd ha chiesto le mie dimissioni per la casa dei miei genitori.
La casa dei genitori del componente della segreteria provinciale del pd è abusiva e non sanata.
Potrei continuare con le case di tutti gli ipocriti che hanno svergognato Bagheria. Giuda vi fa un baffo. E alcuni di loro sono stati amministratori.
7-Dopo Quarto non c’è Cinque.
8-Davide affrontò Golia con cinque pietre lisce. Stavolta sono bastati i cittadini.”
Intanto per stasera è stato preannunciato un nuovo servizio televisivo su Italia 1, alle 21,00, delle “Iene” sulla vicenda, curato da Giulio Golia, che in settimana è tornato a Bagheria, senza però essere riuscito ad incontrare il sindaco.