Posizionata la prima pietra d’inciampo in piazza Sepolcro a Bagheria. L’iniziativa, in memoria
dei siciliani deportati nei campi di concentramento e sterminio nazista, è stata promossa dall’associazione
Fidapa nella sua sezione di Bagheria e dall’amministrazione comunale.
L’intento del progetto è quello di tenere vivo il ricordo così che nessuna delle vittime possa essere mai dimenticata. Come sottolineato da Adele Musso, membro della Fidapa e coordinatrice degli interventi della cerimonia: «questa pietra è dedicata ai deportati siciliani ma più in generale a tutti coloro che hanno subito questa barbarie, perchè anche una sola vittima non può essere dimenticata».
Quella di Bagheria è la decima pietra d’inciampo posta in Sicilia, la prima risale al 2019 e fu posizionata
a Geraci Siculo. La simbologia della pietra d’inciampo deriva dalla Bibbia e fu ripresa per la prima volta
dall’artista tedesco Gunter Demnig che nel 1992, in occasione del cinquantesimo anniversario del decreto di Auschwitz, diede inizio al suo progetto ponendo il primo sanpietrino in ottone davanti il municipio di Colonia.
Alla cerimonia erano presenti i membri del direttivo Fidapa: Giuseppina Seidita vicepresidente BPW International e la presidente Anna Schirò; Daniele Vella, vicesindaco del comune di Bagheria, Federico Guzzo, presidente dell’ANPI e una rappresentanza degli studenti dell’IPS Salvo D’Aquisto di Bagheria.
A chiudere la cerimonia una preghiera di padre Giovanni Muratore che ha implorato per un ritorno all’umanità di tutti gli individui, esortando ad una “rivoluzione dell’amore”.
