La Giunta comunale ha revocato la delibera con la quale, qualche giorno fa, aveva approvato la proroga per la prosecuzione dei contratti di diritto privato a tempo determinato fino al 31 dicembre 2014 per i 32 contrattisti.
Alla base del provvedimento ci sarebbe lo stato di dissesto in cui si trova il Comune che non permette nessuna manovra da punto di vista economico.
La notizia ha gettato nello sconforto i 32 contrattisti che con la proroga erano rientrati nel bacino generale dei precari siciliani e che avrebbero potuto della legge sul precariato.
A nulla dunque è servito lo stato di agitazione dei contrattisti che per 5 giorni hanno occupato l’aula consiliare, impedendo anche lo svolgimento di 2 sedute consiliari.
L’amministrazione comunale nel riassetto della pinta organica ha previsto la loro stabilizzazione, ma tutto resta nebuloso.
I 32 dipendenti a tempo determinato e parziale (24 ore e 30 minuti) provengono dal bacino ASU assunti con contratto quinquennale. Si tratta di 7 lavoratori di categoria D istruttore direttivo amministrativo, 8 categoria D istruttore direttivo tecnico, 4 categoria D istruttore direttivo contabile, 5 categoria C istruttore contabile, 6 categoria C istruttore tecnico ed infine 2 di categoria C istruttore di vigilanza.
La quota a carico del bilancio comunale per la proroga dei contrattisti era di 39.499,50 euro comprensivi di tredicesima mensilità con un contributo regionale mensile di 16.526,72 euro, per un totale di 53.551,86 euro, limite massimo per la spesa sostenibile per il periodo in questione.
Il sindaco Patrizio Cinque, ha sempre sostenuto che i 32 professionisti sono una risorsa per il Comune.
Più volte ha sostenuto che l’intento dell’amministrazione p quello di salvaguardare i posti di lavoro cui dipendono 32 famiglie.
Con la revoca della proroga il loro futuro è più che mai incerto.