L’amministrazione comunale ha revocato l’affidamento in concessione dell’immobile di via D’Azeglio, al civico 50, confiscato alla mafia, all’associazione “Libero Futuro”. Anche il Pd di Bagheria aveva chiesto che il comune rescindesse il contratto. Il contratto viene revocato, con effetto immediato, alla luce di quanto comunicato dalla Prefettura ed in rispetto a quanto indicato all’articolo 5 , comma 2, lettera A, del contratto di concessione del 27 gennaio 2015.L’immobile era stato affidato con bando ad evidenza pubblica a Libero futuro ed in ossequio al regolamento comunale in essere sui beni confiscati alla mafia.
Con un comunicato stampa diffuso dal Comune, si sottolinea che “nelle more della procedura amministrativa per revocare l’atto, recentemente l’amministrazione comunale, nel momento stesso in cui è stata informata dalla prefettura, ha già offerto ufficiosamente, durante la visita effettuata con il dirigente generale Antonino Candela, all’Azienda Sanitaria Provinciale, questo immobile per poterlo utilizzare quale consultorio, proprio alla luce della revoca.”
Il Pd in precedenza aveva chiesto la rescissione del contratto attraverso un comunicato stampa.
“Apprendiamo con preoccupazione la notizia che l’associazione “Libero Futuro – associazione antiracket Libero Grassi Bagheria Valle Eleuterio” non è stata ammessa nella lista delle associazioni antiracket della prefettura di Palermo. Secondo Repubblica: “Fra i soci fondatori di Libero Futuro Bagheria ci sono gli imprenditori Di Salvo, che stavano ristrutturando il palazzetto dello sport di Palermo, poi è scattata l’interdizione della prefettura, che ha rilevato i rapporti con i Virga, imprenditori a cui sono stati sequestrati i beni.”.
L’Associazione in questione aveva ricevuto dal Sindaco di Bagheria in persona la concessione d’uso temporanea di un bene confiscato alla mafia per tre mesi per farne centro antiracket, eludendo qualsiasi procedura di selezione e quanto disposto dal regolamento comunale sugli immobili confiscati alla mafia, e poi aveva ottenuto la concessione definitiva a seguito di un bando pubblico in cui l’unica partecipante era stata proprio l’associazione “Libero Futuro – associazione antiracket Libero Grassi Bagheria Valle Eleuterio”.
Ricordiamo ancora la conferenza stampa tenuta dal Sindaco in occasione dell’apertura del centro antiracket dove si pontificava su mafia e antimafia definendo il centro “un presidio di legalità e antimafia per la città”.
Visti i gravi fatti che verrebbero fuori dalle indagini della Commissione Nazionale Antimafia chiediamo al Sindaco di revocare immediatamente in forma cautelativa la concessione del bene all’associazione e di relazionare dettagliatamente in consiglio comunale sulle attività svolte da tale centro antiracket. Dopo il caso degli affidamenti ripetuti e continuativi per centinaia di migliaia di euro a due ditte in odore di mafia, non possiamo ancora una volta che sottolineare come il ripetuto mancato rispetto di norme e regolamenti e l’imprudenza del Sindaco e della sua Amministrazione espongono ogni giorno di più il Comune di Bagheria a pesantissimi rischi di infiltrazione mafiosa nell’attività politico-amministrativa dell’Ente, che vanno assolutamente limitati al minimo. Non bastano gli slogan e la propaganda per combattere la mafia, ma occorre una sana e trasparente gestione dell’attività amministrativa.”