Rissa e violenze urbane nel fine settimana a Bagheria.
L’ultimo in ordine di tempo si è verificato in via Luigi Capitani dove sorge il pronto soccorso.
Alcuni residenti presenteranno un esposto, per chiedere più tutela e vigilanza.
“Suggeriamo ai residenti delle altre zone di dotarsi di strumenti social simili, e di simili iniziative, in giornate alterne a quelle previste in altri quartieri- ci dicono i promotori della iniziativa-in modo da collaborare, tutti in un moto di solidarietà tra cittadini, che possa fare da fronte unico e sostituire le assenze gravissime delle istituzioni”.
Alcuni residenti sottolineano che alcuni luoghi di aggregazione giovanili sfociano nella delinquenza.
In due zone diverse e in momenti diverse testimoni riferiscono di risse, documentate da filmati contestuali.
Cominciate per gioco tra fazioni avverse, sfociate in inseguimenti fra le vetture di privati parcheggiate.
“Ancora una volta si deve porre l’accento su queste vicende, che sono lo specchio di fallimenti sociali importanti -dicono alcuni residenti- L’istituzione famiglia ha certamente fallito, qualunque siano le implicazioni sulla situazione attuale e sulla pandemia, non possiamo fare finta di non sapere che questi fenomeni sono antecedenti.
L’istituzione scuola fallisce nel momento in cui si fa sostituire da sistemi come la formazione professionale che non dà alcuna garanzia del giusto approccio pedagogico, proprio una delle zone interessata da quasi fenomeni, ne piange le conseguenze. Ancora è un fallimento degli enti locali, delle amministrazioni la nostra in particolare. Si riconosce il problema, si fanno due o tre proclami e non si ha il coraggio di intervenire fattivamente, per non scontentare alcuni attori della vicenda, particolarmente vicini all’amministrazione, lasciando questi ragazzi in balia di spacciatori e alcol, ormai diffusi anche e soprattutto tra minori.
Si sono suggerite e richieste, nella zona del PTE che è ormai tristemente nota, soluzioni e interventi senza ottenere nessun aiuto concreto.
Per questo è nato spontaneamente il comitato di residenti che si è dotato di una pagina Facebook.
Tra le iniziative annunciate l’incontro con due attività della zona che più di tutte subiscono queste presenze, a cui si chiederà di modificare il timer delle luci delle insegne. Nonostante numerose richieste, tre lampioni nella zona restano al buio e la mancata potatura degli alberi, copre alla vista e facilità il diffondersi di certe abitudini tra cui, da qualche tempo anche l’abbandono dei rifiuti.
