Furto nella notte fra giovedì e venerdì nel centro terapeutico “Casa dei giovani” in contrada Incorvino.
Ignoti dopo avere infranto i lucchetti di alcune porte, hanno rubato gli attrezzi di lavoro dei ragazzi: motoseghe, tagliaerba, rastrelli, vanghe. Sono stati rubati anche tre tacchini. Molto amareggiato il responsabile del centro Padre Lo Bue.
“Ho sempre sentito ripetere sino alla nausea che a Natale tutti sono più buoni. Io sono stato convinto sin da bambino che non è così, non è vero. Chi è veramente buono e si impegna realizzare nella sua vita cose buone non aspetta 364 giorni per ricordarsi poi un solo giorno l’anno che forse è opportuno apparire buoni perché è questo che si aspettano gli altri nel periodo natalizio. Ed allora lì, tutti a fingere di non essere violenti, di non essere avidi, di rispettare gli altri e le cose degli altri. Ma c’è anche chi non finge. C’è chi decide di vivere la festa a spese degli altri, a danno degli altri senza la fatica che serve per procurarsi il necessario per la festa, ma rubandolo semplicemente agli altri.”
Padre Lo Bue sottolinea che gli attrezzi rubati erano stati acquistati con sacrifici e facendo debiti.
Sul furto dei tacchini aggiunge: “Erano stati allevati e nutriti dai ragazzi per il pranzo di Natale. I ragazzi non li mangeranno… Io vorrei sperare che questi tacchini possano servire a qualcuno che ha veramente fame. Rubare per sopravvivere non è reato, non è peccato. Penso, per consolarmi, che Bagheria non ha mai vissuto un periodo così nero, con così tanti poveri… Ma poi la ragione e l’esperienza mi ricordano che i poveri non rubano…non rubano tacchini, nè attrezzi che, si si sa, vengono poi rivenduti per quattro soldi. La verità è che da troppi mesi la nostra comunità e nel mirino di qualcuno… Qualcuno che forse non sopporta che gli sottraiamo qualche cliente Ma noi continueremo a lottare per sottrarre alla droga ed alla morte giovani le cui vite vengono spremute per vivere ostentando potere e ricchezza. Noi non ci lasciamo intimidire. È vergognoso rubare a persone che stanno faticando per uscire dalla trappola della droga e per ritrovare la loro dignità. Ma questi ladri forse non capiscono cosa sia la dignità. Noi, amareggiati ma sempre ricchi di speranza, a Natale pregheremo anche per loro, perché ritrovino la loro umanità.”