Sull’ultimo consiglio comunale, sono intervenuti anche i consiglieri Maddalena Vella e Massimo Cirano del gruppo “Indipendenti per Bagheria”.
“Il Presidente del Consiglio comunale, Claudia Clemente, non ha ritenuto opportuna la convocazione che avevamo presentato prima, in quanto, a suo dire, l’amministrazione aveva già provveduto a risolvere il problema quando, di fatto, il paese si trovava in piena emergenza idrica.
Alla seconda richiesta di convocazione di Consiglio urgente (reiterata in data 27 luglio) il Presidente del Consiglio ha sì fissato la data per il 5 agosto, ma lo ha fatto del tutto arbitrariamente non curandosi né di fare una conferenza di Presidenti dei gruppi consiliari, per concordare una data, né tanto meno di garantire la presenza del proponente, nonché primo firmatario, della richiesta il consigliere Massimo Cirano il quale, notoriamente, sarebbe stato assente proprio il 5 agosto per improrogabili motivi di lavoro.”
Sul consiglio il gruppo aggiunge: “è stato, come ormai ci ha abituato il sindaco Patrizio Cinque, un consiglio sui generis. Infatti, lo stesso sindaco non soltanto non aveva reso nota una comunicazione, a lui inviata dall’AMAP con cui quest’ultima si impegnava ad effettuare degli interventi sulla rete idrica bagherese entro il 14 agosto in zone ben specifiche del paese, ma, addirittura, lamentava la cattiva gestione dell’emergenza da parte della suddetta AMAP.
E stato fatto, poi, rilevare che dell’argomento in questione, cioè la gestione del servizio idrico, in contemporanea se ne sta discutendo presso l’Assemblea Regionale Siciliana dove si sta procedendo ad esitare la relativa legge di disciplina della materia a livello regionale.
I toni del dibattito si sono, poi, alzati in occasione di alcune osservazioni poste da un consigliere: il sindaco è andato, a dir poco, in escandescenza assumendo, peraltro, un comportamento poco consono al ruolo istituzionale che egli riveste. Questi episodi purtroppo non sono isolati ma si ripetono quasi ad ogni consiglio comunale impedendo ai consiglieri di esprimere democraticamente i diversi punti di vista rispetto all’amministrazione.
Dulcis in fundo, ad un quesito tecnico postogli dal consigliere Massimo Cirano, intervenuto al consiglio e costretto a rimandare i propri impegni, il sindaco, evidentemente messo in difficoltà e dopo una lunga pausa, ha lasciato la parola all’assessore al ramo, Fabio Atanasio, il quale, da tecnico competente in materia, ha fornito risposte evasive ed inconcludenti.
Ancora una volta, alle domande poste non c’è alcuna risposta certa.
Ribadiamo con forza che al consiglio comunale del 14 Luglio 2015 è stato approvato un nostro ordine del giorno che impegna l’amministrazione a provvedere con i propri mezzi e a proprie spese a garantire l’erogazione dell’acqua a tutti i cittadini che ne faranno regolare richiesta, permettendo così di applicare la normativa vigente e consentendo al Comune di rivalersi nei confronti del soggetto gestore delle spese per il mancato servizio. Perche’ a tutt’oggi molti cittadini sono lasciati a secco? Naturalmente questa non può e non deve essere una soluzione definitiva ma quantomeno garantirebbe ai cittadini quel minimo indispensabile, che tra l’altro è un diritto sancito per legge, per poter affrontare dignitosamente questi giorni di calura insopportabile. Nessuno deve subire gravi disservizi come quello del mancato approvvigionamento dell’acqua.
Intanto Amap sembra voglia mantenere gli impegni presi e speriamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile, anche se i primi passi sembrano che siano già stati mossi, perché certamente il Comune non è in grado di sostenere i costi per la manutenzione e men che meno della gestione delle reti idriche e fognarie, pensiamo e ribadiamo che una gestione in house sarebbe del tutto impensabile per l’Ente vista la situazione disastrosa in cui versa così come quella di una gestione mista di una società a partecipazione pubblica.”