Ricorre oggi un tristissimo anniversario Quattro anni fa, infatti venne ritrovato il corpo della giovane Roberta Siragusa, 17 anni, nelle campagne di Caccamo.
Per quell’omicidio è finito all’ergastolo il fidanzato dell’epoca, Pietro Morreale.
La mamma Iana Brancato tiene vivo il ricordo ogni giorno della figlia, con una foto e una riflessione sui social.
La prima sezione della corte di Cassazione, presieduta da Giacomo Rocchi ha condannato nel luglio del 2023, alla massima pena, il giovane che all’epoca dei fatti aveva 19 anni.
Secondo i giudici l’imputato era capace di intendere e di volere.
Secondo la ricostruzione la giovane venne stata colpita al volto più volte mentre era seduta in macchina dal ragazzo. Per i giudici della Cassazione dopo essere stata tramortita è stata arsa viva. Pietro Morreale per una settimana sarebbe andato in giro con una bottiglia di benzina nell’auto. Morreale era accecato dalla gelosia. Il suo “spirito possessivo estremo” lo trasformò in un assassino capace di un omicidio crudele e premeditato. La corte suprema ha confermato la ricostruzione.
L’imputato è stato anche condannato a risarcire le parti civili e pagare le spese processuali delle parti civili: la madre di Roberta, Iana Brancato, il padre Filippo Siragusa, il fratello Dario, la nonna Maria Barone, assistiti dagli avvocati Giovanni Castronovo, Giuseppe Canzone, Sergio Burgio e Simona La Verde.