
Nei giorni scorsi è stata resa nota anche la candidatura di Carmelo Frascati, 41 anni, manager Fastweb, sposato e padre di 3 figli. Si aggiunge a quelle di Maurizio Nasca, Giuseppe Guttilla e Giovanni Di Giacinto.
Frascati nome nuovo della politica locale, ha reso pubblica una lettera con la quale spiega i motivi per i quali si è candidato.
“Lo stato in cui versa il nostro paese è visibile a tutti- dice- non ci sono spazi di aggregazione per i ragazzi, non ci sono parchi per bambini, si è persa l’ identità agricola e imprenditoriale, per non parlare del turismo. C’è necessità di aiuto, serve responsabilità da parte di tutti.
Se andiamo a guardare più da vicino, ci accorgiamo che il nostro paese è stato “Violentato”, e ciò mi addolora e mi spinge ad una presa di coscienza e ad un serio impegno. Sicuramente non tutti mi conoscono o almeno non hanno mai avuto modo o occasione di parlare con me o magari, come succede nelle piccole comunità, ci si conosce solo di vista.”
Frascati parla di se e delle sue origini e della sua attività.
“Grazie alla mia famiglia, ho avuto modo di lavorare fin da piccolo nella falegnameria di mio padre che molti conoscerete: mastro Nino Frascati, capendo sin da subito i sacrifici che si fanno per sbarcare il lunario. Grazie a questo, ho avuto modo di ritagliarmi un ruolo nella società e nel mondo. Sono cresciuto con un forte senso di responsabilità e di amore per la famiglia, mettendo sempre al primo posto il rispetto verso i miei genitori e l’affetto verso i miei fratelli Giacomo e Antonella, che di certo conoscerete.Ho messo su una famiglia con mia moglie Susanna, con la quale abbiamo tre figli. Oggi cerco di insegnare ai miei bambini lo stesso senso di responsabilità e un’educazione cristiana, che a prescindere dal credo, ci fornisce etica e amore verso il prossimo, insegnandoci anche a comprenderlo. Grazie al mio impegno e ai miei sacrifici, prima da solo e poi con mia moglie, oggi, oltre ad essere un buon padre di famiglia, posso definirmi un professionista. Ricopro il ruolo di manager in Fastweb ed inoltre ho avviato varie attività imprenditoriali nel nostro paese, malgrado il dissesto, dando lavoro a tanti giovani e a tante donne. Oggi, grazie alla mia laurea, al mio ruolo di manager, al fare impresa, posso dire di avere raggiunto una certa tranquillità economica, frutto di sacrifici e di etica nel lavoro senza mai dimenticare le mie origini. A prescindere da questo, sento forte l’impegno di lasciare in eredità ai miei figli un paese migliore: mai vorrei che mi chiedessero: “dov’eri tu quando stavano devastando il nostro paese?”
Frascati nome nuovo della politica locale, ha reso pubblica una lettera con la quale spiega i motivi per i quali si è candidato.
“Lo stato in cui versa il nostro paese è visibile a tutti- dice- non ci sono spazi di aggregazione per i ragazzi, non ci sono parchi per bambini, si è persa l’ identità agricola e imprenditoriale, per non parlare del turismo. C’è necessità di aiuto, serve responsabilità da parte di tutti.
Se andiamo a guardare più da vicino, ci accorgiamo che il nostro paese è stato “Violentato”, e ciò mi addolora e mi spinge ad una presa di coscienza e ad un serio impegno. Sicuramente non tutti mi conoscono o almeno non hanno mai avuto modo o occasione di parlare con me o magari, come succede nelle piccole comunità, ci si conosce solo di vista.”
Frascati parla di se e delle sue origini e della sua attività.
“Grazie alla mia famiglia, ho avuto modo di lavorare fin da piccolo nella falegnameria di mio padre che molti conoscerete: mastro Nino Frascati, capendo sin da subito i sacrifici che si fanno per sbarcare il lunario. Grazie a questo, ho avuto modo di ritagliarmi un ruolo nella società e nel mondo. Sono cresciuto con un forte senso di responsabilità e di amore per la famiglia, mettendo sempre al primo posto il rispetto verso i miei genitori e l’affetto verso i miei fratelli Giacomo e Antonella, che di certo conoscerete.Ho messo su una famiglia con mia moglie Susanna, con la quale abbiamo tre figli. Oggi cerco di insegnare ai miei bambini lo stesso senso di responsabilità e un’educazione cristiana, che a prescindere dal credo, ci fornisce etica e amore verso il prossimo, insegnandoci anche a comprenderlo. Grazie al mio impegno e ai miei sacrifici, prima da solo e poi con mia moglie, oggi, oltre ad essere un buon padre di famiglia, posso definirmi un professionista. Ricopro il ruolo di manager in Fastweb ed inoltre ho avviato varie attività imprenditoriali nel nostro paese, malgrado il dissesto, dando lavoro a tanti giovani e a tante donne. Oggi, grazie alla mia laurea, al mio ruolo di manager, al fare impresa, posso dire di avere raggiunto una certa tranquillità economica, frutto di sacrifici e di etica nel lavoro senza mai dimenticare le mie origini. A prescindere da questo, sento forte l’impegno di lasciare in eredità ai miei figli un paese migliore: mai vorrei che mi chiedessero: “dov’eri tu quando stavano devastando il nostro paese?”
Frascati sottolinea che grazie alla sua posizione professionale ed economica non avrò vantaggi né economici né professionali.
“E’ anzi è mia intenzione prendere un periodo di aspettativa lavorativa e dedicarmi appieno al paese e alla comunità proprio perché solo così si può iniziare a dare una svolta seria. Urge presenza.
Voglio dare il mio contributo non perché qualcuno mi ha obbligato, non perché sono un folle, non perché chissà cosa mi aspetti, ma perché non è più il momento di stare a guardare. Non sono più disposto a subirla la politica, adesso voglio farla, consapevole delle mie capacità e dell’apporto che posso dare a questo paese dove non si parla di impresa e nemmeno si conosce l’esistenza delle incubatrici di start up. Bene, io so fare impresa e impresa tecnologicamente innovativa, ho viaggiato tanto e tante cose ho visto funzionare altrove. Questo paese non ha più bisogno dei classici politici, ma ha necessità di riacquisire dignità. Serve un’evoluzione imprenditoriale 4.0.”
“E’ anzi è mia intenzione prendere un periodo di aspettativa lavorativa e dedicarmi appieno al paese e alla comunità proprio perché solo così si può iniziare a dare una svolta seria. Urge presenza.
Voglio dare il mio contributo non perché qualcuno mi ha obbligato, non perché sono un folle, non perché chissà cosa mi aspetti, ma perché non è più il momento di stare a guardare. Non sono più disposto a subirla la politica, adesso voglio farla, consapevole delle mie capacità e dell’apporto che posso dare a questo paese dove non si parla di impresa e nemmeno si conosce l’esistenza delle incubatrici di start up. Bene, io so fare impresa e impresa tecnologicamente innovativa, ho viaggiato tanto e tante cose ho visto funzionare altrove. Questo paese non ha più bisogno dei classici politici, ma ha necessità di riacquisire dignità. Serve un’evoluzione imprenditoriale 4.0.”