Casteldaccia in ginocchio per la mancanza d’acqua e scoppia la polemica fra il gruppo “per Casteldaccia” e il primo cittadino Fabio Spatafora.
Il Comune, come altri della Provincia, fra cui Bagheria, vive sulla propria pelle il fallimento dell’Aps, l’Ente che gestiva l’approvvigionamento idrico. L’acqua infatti non arriva e a pagarne le conseguenze sono i cittadini.
Il gruppo politico, attraverso il capogruppo Maria Pia Di Salvo, accusa il primo cittadino sottolineando che “non si può lasciare il paese senza acqua per non avere la capacità e la volontà di risolvere il problema. A dare la soluzione alla mancanza d acqua, nelle more che il servizio passi definitivamente ad Amap così come deliberato all’unanimità dal consiglio comunale, ci ha pensato l’ATO 1- Palermo con una nota del 27 marzo 2015.”
La Di Salvo aggiunge che il sindaco non avrebbe fatto la richiesta per “affiancare il personale Aps ai dipendenti comunali nello svolgimento delle attività di distribuzione dell’acqua, senza nessun costo aggiuntivo a carico del Comune”.
Il sindaco Fabio Spatafora risponde sottolineando di essersi prodigato immediatamente per risolvere l’emergenza, inviando una nota al Prefetto di Palermo: “la rabbia del consigliere Maria Giuseppa Di Salvo sfocia nella menzogna. All’indomani dell’approvazione della legge finanziaria, da parte dell’ARS, non essendovi alcun ostacolo di sorta, il Governo regionale non continua a dare atto a quanto espresso, nel rispetto della democrazia e del bene comune, da parte di 36 Consigli Comunali. Forse il consigliere Di Salvo non lo ricorda, ma anche a Casteldaccia si è deciso di cedere la gestione del servizio idrico integrato all’AMAP.
Ma nè Crocetta nè l’Assessore Contraffatto vogliono avallare la decisione popolare sottoscritta dai Comuni appartenenti all’Ato idrico PA1.”