“Sulla villa della tragedia pendeva un ordine di demolizione che è stato impugnato dai proprietari davanti al Tar. Da quanto ci risulta ancora il tribunale amministrativo non ha provveduto, per cui la demolizione non è stata possibile”. Lo ha sostenuto il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto ad alcuni media i riferimento alla tragedia avvenuta sabato sera a Casteldaccia in contrada Dogale in cui sono morte 9 persone, travolte dalla furia del fiume Milicia.
Di Giacinto ha aggiunto: “è una tragedia spaventosa, il Milicia è un piccolo fiume con una portata molto limitata d’acqua. Non ha mai rappresentato un pericolo e a Casteldaccia non è stata una giornata molto piovosa. Si tratta di un fiume che nasce nella zona di Ciminna, sembra che sia arrivata una improvvisa piena che ha sorpreso le persone all’interno della villetta”.
Questa mattina il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, ha sorvolato l’area di colpita dall’alluvione con i carabinieri per effettuare un ricognizione. “In una zona pericolosa e troppo vicino al mare”. Una prima considerazione lontana dal potersi considerare una conclusione: “Non mi pronuncio sulla opportunità della costruzione delle case in quella zona”.
Il reato contestato al momento a carico di ignoti, sarà di disastro colposo.