La Procura regionale della Corte dei Conti ritiene responsabili di un danno erariale di 239 mila euro, l’attuale sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Gacinto e il suo vice Fabio Spatafora. Coinvolti anche due responsabili della gestione del patrimonio immobiliare del Comune.Ad accusarli è la Procura regionale della Corte dei Conti siciliana che li ha citati a giudizio e ritenuti responsabili di un danno erariale di oltre 239.000 euro, per non avere rispettato le norme sul contrasto all’abusivismo edilizio.
I fatti contestati si riferiscono agli ultimi dieci anni, dal 2007 al 2017, quando i primi cittadini erano Giovanni Di Giacinto (rieletto lo scorso mese di giugno) e Fabio Spatafora.
Le indagini sono state delegate dalla procura contabile al nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Palermo.
Secondo l’accusa “avrebbero consentito agli autori degli illeciti di continuare a beneficiare degli immobili realizzati abusivamente, senza corrispondere alcuna indennità di utilizzo, né la tassa sui rifiuti e gli altri tributi previsti dall’ordinamento, con conseguente danno per le casse del Comune”.
Il filone di indagine non riguarda solo i due sindaci di Casteldaccia, ma anche altri colleghi della regione, anche loro accusati di non avrebbero rispettato l’iter amministrativo in materia di abusivismo edilizio che prevede quattro passaggi: l’ingiunzione a demolire (che deve essere eseguita dagli autori dell’abuso entro 90 giorni); l’acquisizione gratuita per legge al patrimonio immobiliare (in caso di mancata demolizione); l’accertamento formale dell’inottemperanza all’ordine di demolizione e la relativa notifica all’interessato; l’immissione in possesso e la trascrizione nei registri immobiliari a favore del Comune.
Giovanni Di Giacinto, sindaco attuale del Comune, si è dichiarato sereno sulla vicenda.
“I sindaci siamo stati tirati in ballo senza avere nessuna responsabilità, così come i dirigenti- sottolinea l’attuale primo cittadino- Il periodo a me imputato è solo di un mese. Penso comunque che tutto si risolverà quanto prima.”
Anche Fabio Spatafora respinge ogni accusa: “mi sembra una caccia alle streghe. La vicenda coinvolge molti comuni siciliani ed è stato tirato in ballo solo Casteldaccia. Per quanto riguarda il nostro comune, si tratta di 35 immobili abbandonati e non sanati e che non potevano essere affittati. Sono sereno e contesteremo tutto. Spero che questa vicenda venga attenzionata da chi di dovere”.