Non ha dato l’esito sperato il controllo a tappeto delle ville in contrada Gelso a Casteldaccia, avvenuto lo scorso 16 aprile, alla ricerca di una traccia legata alla scomparsa di Mariano Farina e Salvatore Colletta, i due ragazzini scomparsi ormai 21 anni fa.
Nell’informativa dei carabinieri c’è una scritta semplice: “esito negativo”.
La ricerca era stata predisposta dai pubblici ministeri Francesca Mazzocco e Marzia Sabella.
Hanno controllato pozzi, cisterne, serbatoi, vecchie piscine in disuso, anfratti e quant’altro potesse ospitare tracce, seppure sbiadite dal tempo, di presenza umana. Alle operazioni hanno partecipato anche i vigili del fuoco e i sommozzatori.
È stato un pentito a raccontare che in quelle ville, vicino a dove giocavano i due bambini, si svolgevano i summit di Cosa Nostra.
Qualche mese fa una donna aveva permesso la riapertura del caso dicendo che l’ex marito avrebbe avuto il compito di seppellire i due bambini che sarebbero stati assassinati.
La testimone, sulla cui attendibilità gli inquirenti hanno più di un dubbio, ha indicato nella cavità di un muro di recinzione di una villa a Bagheria alla periferia della città, il luogo in cui i ragazzini sarebbero stati murati dopo essere stati uccisi.
I militari avrebbero trovato dei reperti che però, non sembrano avere nulla a che fare con i due ragazzini e le poche tracce organiche saranno comunque analizzate dai carabinieri del Ris di Messina.
Aumentano però le perplessità sull’attendibilità della donna, che non ha saputo dare indicazioni sul movente del delitto per il quale l’ex marito avrebbe avuto un ruolo solo nella sepoltura dei corpi. La donna, inoltre, avrebbe motivi di rivalsa nei confronti dell’ex coniuge.
Anche i riscontri dei carabinieri a Casteldaccia non hanno dato finora alcun riscontro.
Mariano Farina e Salvatore Colletta fecero sparire le loro tracce la mattina del 31 marzo 1992. Dopo avere marinato la scuola, acquistato qualche merendina e andarono sulla spiaggia del Gelso, a poche centinaia di metri dal paese.
Pare che i due avessero espresso il desiderio di girare il mondo.
Da quel momento, solo ipotesi e tanti avvistamenti risultati vani. I genitori nel corso degli anni si sono recati anche nell’ex Jugoslavia e al Nord Italia, seguendo la pista dei nomadi che li avrebbero rapiti.
Molte anche le trasmissioni che si sono occupate della sparizione di Mariano e Salvatore.
Ma dopo 21 anni dei ragazzi nessuna traccia utile per mettere definitivamente la parola fine su questa storia.